Domanda generale sull'interpretazione

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naratti
Messaggi: 102
http://meble-kuchenne.info.pl
Iscritto il: 29 ott 2013, 22:24

Domanda generale sull'interpretazione

Messaggio da naratti »

Buongiorno a tutti!
Avete mai fatto l'esperienza che le singole linee di un esito di per sè non facciano senso, ma che il titolo dell'esagramma madre e del suo mutamento siano assolutamente calzanti? Cioé si può interpretare un lancio soltanto in base ai titoli e tralasciare le linee?
Chiedo perchè ultimamente ho posto un quesito di carattere generale ed ho ottenuto linee assolutamente incongruenti, ma i titoli degli esagrammi erano idonei.
Cosa ne pensate?
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fgalassi
Messaggi: 255
Iscritto il: 23 ott 2012, 18:47
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Re: Domanda generale sull'interpretazione

Messaggio da fgalassi »

'Noi e il mutamento', recita l'indirizzo del forum.

Credo che sintetizzi perfettamente almeno il mio punto di vista su questo 'strumento di orientamento'.

Di un testo millenario, messo insieme in un contesto così remoto, non posso avere la pretesa di farlo parlare in un modo o nell'altro, in tutta la sua interezza.
Questa è l'illusione di qualsiasi traduzione che giochi con l'avidità del lettore: il testo è mio, mi appartiene, tutto.
Tutta la 'terza linea' mi appartiene, ma non ci ho capito un tubo, che sarà?

Qualsiasi tecnica si apprenda è solo ed unicamente un punto di vista, come lo sono le centinaia di traduzioni circolanti.

Come strumento di orientamento ha la sua efficacia se è utile ad aprire varchi, ad ordinare una certa confusione o a definire un senso la dove un senso non era individuato.

Se un solo carattere, una porzione di testo, un paragrafo intero, sono di aiuto, io li uso.
Se ci sono incongruenze, oscurità, poca attinenza, io lascio perdere. O rimando almeno ad una successiva lettura.

Voler interpretare un testo del genere spremendone verità, cercando di emulare qualche sciamano dell'epoca Zhou, è pura illusione e cialtroneria.


E' un testo che studio, che conosco, che analizzo costantemente.
Ma in molti casi, una passeggiata si è rivelata più potente di un esagramma nel fornire soluzioni.

Ho tra le mani un grandioso giocattolo narrativo.
E più lo conosco, più ne studio la fonetica originaria, la ricerca etimologica dei caratteri antichi, la contestualizzazione dei significati, più lo lascio libero di parlare a me e non al mondo intero.
Quindi, si, per quanto mi riguarda un solo carattere, una sola parola sono sufficienti.
Sono io e il mutamento.
Fabio Galassi
narrazioni centrate sulla persona

http://www.processive.wordpress.com
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