Tornerà da me? 37

[StefaniaCM]

Sono passate circa due settimane dall'ultimo contatto con questa persona speciale che mi aveva fatto battere il cuore, come non capitava da molto.
Per una serie di incomprensioni ci siamo allontanati. Ho chiesto se sarebbe tornato da me ed ho ottenuto l'esagramma 37. Mi aiutate a capire cosa vuol dire?
Grazie di cuore

[Antar Laxmi]

ciao Stefania, secondo me sì. Il 37 è sempre un esagramma positivo nei rapporti interpersonali (almeno per mia esperienza), forse ci vorrà ancora un po' di tempo perchè il rapporto si rinsaldi, ma tutto sommato bisogna avere un po' di pazienza: rileggi anche la sentenza del 37, tutto dipende anche dalla tua "perseveranza" dal tuo atteggiamento e dalla tua volontà.
Il fatto che ci voglia del tempo è suggerito dagli esagrammi nucleari 64 e 13, l'armonia tra di voi (ovvero 13) non è ancora realizzata (v. 64).

[Aenima]

Ciao Stefania,
ti dico la mia in base alla mia esperienza..
il 37 è un esagramma che parla di famiglia, di vincoli familiari, legami gerarchici a capo di una comune organizzazione, una divisione di compiti e ruoli all'interno di un medesimo progetto che accomuna.
Il problema quando si incontra questo esagramma è stabilire se la persona con cui abbiamo condiviso parte del nostro tempo avverta noi con "sua famiglia..suo progetto.. comunanza" oppure se tutte queste cose le avverte oltre il rapporto che voi avete avuto..
37 fisso può anche voler dire che rimarrà chiuso in se stesso, non facendo un passo verso di te, chiuderà le porte di casa sua e lì rimarrà..
altrimenti potrebbe significare che nonostante tutto e un'immobilità della situazione..la sua concezione di te è alta e importante..

questo è ciò che mi è successo, in parole povere, incontrando questo esagramma..

in bocca al lupo!

[StefaniaCM]

In effetti dopo le vostre risposte viene spontaneo chiarire un po' la situazione. Io sono sposata. Come tutte le donne sposate, un po' sono felice di esserlo, un po' no. Negli anni questo un po' no è andato crescendo, fino a diventare quasi sempre no. Non entro nel merito del caso, dico solo che mio marito ed io dormiamo in due stanze diverse già dopo solo un anno di matrimonio e che i rapporti si sono diradati al punto che facciamo i cambi di stagione (4 volte l'anno se va bene)...Questa situazione che non volevo vedere e a cui mi ero amaramente abituata mi è stata sbattuta in faccia quando ho conosciuto quest'altra persona.
Fino ad allora ero semplicemente morta dentro.
Lui ha riempito le mie giornate, le mie nottate di scambi on-line e in modo anomalo e romantico abbiamo finito con il provare sentimenti grandi. Mi ha detto cose che non pensavo di sentire nella mia vita.
Ma entrambi abbiamo avuto paura, paura di dare il via a qualcosa di così trascinante. Io non ho avuto il coraggio di andare da lui, di mentire a tutti dicendo di essere da una parte, mentre andavo da un'altra, di lasciare i bimbi ai nonni e correre incontro a questo amore che nasceva, ho avuto paura delle conseguenze, se questa cosa fosse venuta a galla quando non fossi ancora stata pronta a cambiare le cose, non solo emotivamente ma anche economicamente e nell'organizzazione della vita reale. Ho infranto una promessa per amore del buon senso.
Le sue paure posso solo immaginarle. Io 36 anni lui 28, io sposata con due figli e lui fidanzato con una ragazzina con la metà dei miei anni. Non lo so. Ho mancato alla mia promessa di andare da lui e da allora il rapporto si è trasformato, ripiegando su parole taglienti e frustrazioni e orgoglio.
Ieri sera ho ricevuto una chiamata da numero anonimo. Posso solo sperare o immaginare che fosse lui, non ne ho la certezza; ho chiesto a tutti quelli che conosco e con cui sono in contatto in questo momento della mia vita e nessuno mi ha chiamata a quell'ora. E poi non avrebbero motivo di mascherare il numero.
Nel frattempo mio marito, pare aver deciso di dare nuovo spolvero e nuova priorità alle cose della vita e si è avvicinato. Ancora facciamo "i cambi di stagione", ma almeno sta partecipando di più alla vita familiare. Lo guardo e penso che magari non mi farà battere il cuore, ma è lì, è comunque una presenza quotidiana. Confortante. E' come se avessi sposato il mio migliore amico. Intanto continuo a controllare la pagina facebook dell'altro, a vedere su whatsapp se si collega. Un casino. Chissà se qualcuno di voi capisce come mi sento? Queste indicazioni aiutano l'interpretazione?

[sennin185]

In effetti dopo le vostre risposte viene spontaneo chiarire un po' la situazione. Io sono sposata. Come tutte le donne sposate, un po' sono felice di esserlo, un po' no. Negli anni questo un po' no è andato crescendo, fino a diventare quasi sempre no. Non entro nel merito del caso, dico solo che mio marito ed io dormiamo in due stanze diverse già dopo solo un anno di matrimonio e che i rapporti si sono diradati al punto che facciamo i cambi di stagione (4 volte l'anno se va bene)...Questa situazione che non volevo vedere e a cui mi ero amaramente abituata mi è stata sbattuta in faccia quando ho conosciuto quest'altra persona.
Fino ad allora ero semplicemente morta dentro.
Lui ha riempito le mie giornate, le mie nottate di scambi on-line e in modo anomalo e romantico abbiamo finito con il provare sentimenti grandi. Mi ha detto cose che non pensavo di sentire nella mia vita.
Ma entrambi abbiamo avuto paura, paura di dare il via a qualcosa di così trascinante. Io non ho avuto il coraggio di andare da lui, di mentire a tutti dicendo di essere da una parte, mentre andavo da un'altra, di lasciare i bimbi ai nonni e correre incontro a questo amore che nasceva, ho avuto paura delle conseguenze, se questa cosa fosse venuta a galla quando non fossi ancora stata pronta a cambiare le cose, non solo emotivamente ma anche economicamente e nell'organizzazione della vita reale. Ho infranto una promessa per amore del buon senso.
Le sue paure posso solo immaginarle. Io 36 anni lui 28, io sposata con due figli e lui fidanzato con una ragazzina con la metà dei miei anni. Non lo so. Ho mancato alla mia promessa di andare da lui e da allora il rapporto si è trasformato, ripiegando su parole taglienti e frustrazioni e orgoglio.
Ieri sera ho ricevuto una chiamata da numero anonimo. Posso solo sperare o immaginare che fosse lui, non ne ho la certezza; ho chiesto a tutti quelli che conosco e con cui sono in contatto in questo momento della mia vita e nessuno mi ha chiamata a quell'ora. E poi non avrebbero motivo di mascherare il numero.
Nel frattempo mio marito, pare aver deciso di dare nuovo spolvero e nuova priorità alle cose della vita e si è avvicinato. Ancora facciamo "i cambi di stagione", ma almeno sta partecipando di più alla vita familiare. Lo guardo e penso che magari non mi farà battere il cuore, ma è lì, è comunque una presenza quotidiana. Confortante. E' come se avessi sposato il mio migliore amico. Intanto continuo a controllare la pagina facebook dell'altro, a vedere su whatsapp se si collega. Un casino. Chissà se qualcuno di voi capisce come mi sento? Queste indicazioni aiutano l'interpretazione?

Tu che vuoi? di sicuro vuoi 'una famiglia'. Difficile dare una risposta. Alla luce di tutto quello che hai scritto, compreso il finale, sembrerebbe che significhi che tu resterai nell'ambito della tua famiglia. Però forse potresti fare una domanda diversa, una domanda attiva, una domanda che riguardi te. Potresti chiedere della tua vita all'interno della tua famiglia per esempio. Chiederti cosa farà lui è sempre un'arma a doppio taglio. La risposta non sarà mai chiara. Ma soprattutto non dai a te stessa la possibilità di interagire. Chiedere un oracolo significa anche non far lavorare il nostro libero arbitrio. Chiedi cosa vuoi, cosa devi fare. Non cosa devono fare gli altri con te. Arriveranno risposte più chiare. Perlomeno con me funziona. Il 37 per me è molto positivo. Perché ho raggiunto una idea del rapporto interpersonale, del concetto appunto di 'famiglia' molto forte. Per me quello è l'amore. Però non per tutti è così. in bocca al lupo davvero. A trentasei anni sei giovane davvero. La vita ce l'hai tutta in mano. Coraggio!!

[Sole]

Ciao Stefania, riesco a comprenderti, anche se non pienamente, ma tutti abbiamo avuto relazioni di una certa portata che ci hanno destabilizzato o fatto stare male. Detto questo. Quello che mi sento di dirti è, come ti ha suggerito anche Sennin, di chiederti e quindi chiedere ad Yi Jing cosa vuoi. Da quanto scrivi, perli sì di un rapporto travolgente, ma concludi dicendo che di fronte ad un riavvicinamento da parte di tuo marito non ti tiri indietro. Quindi, ribadisco, domandati prima che cosa vuoi veramente e poi chiedi consiglio su quale strada prendere per ottenerlo.
Riguardo gli esagrammi fissi, per quanto mi riguarda, la quasi totalità delle volte rispondono ad un mio disagio, più che alla situazione per cui chiedo.

Ciao!

[Antar Laxmi]

concordo anch'io con Sennin e Sole, è una scelta delicata e richiede che tu faccia chiarezza prima di tutto dentro di te. A questo punto l'I Ching ti mette davanti la famiglia (37)che tu hai già formato con tuo marito, ti porta a riflettere su quello che vuoi veramente dalla vita. Quali sono gli impulsi che ti spingono verso l'uomo che vuoi riavvicinare? cosa, invece, ti lega alla tua famiglia, ai tuoi figli, a tuo marito? Cosa provi per entrambi? Che differenza c'è tra questi 2 "sentimenti" di natura differente? Ho passato anch'io più o meno questo genere di esperienze...direi che alla luce di questo esagramma, rifletterei un attimo su quanto potresti lasciare di prezioso (marito, figli) per una possibile relazione che stimola magari la voglia di nuovo, l'entusiasmo, anche un po' l'illusione che ci fa uscire dalla routine quotidiana. Questa voglia di evadere non è assolutamente sbagliata, anzi! ma si dovrebbe conciliare con le responsabilità che tutti noi abbiamo giorno per giorno. Sento molti sensi di colpa in questo tuo racconto. Vivi la tua vita serenamente. Un abbraccio

[StefaniaCM]

Dunque cari tutti, mi sono chiesta più volte in questo periodo cosa voglio veramente. Fino a qualche tempo fa avrei urlato che volevo quel ragazzo, ero pronta a tutto, ma non a lasciare i miei figli, questo mai, semplicemente, me li sarei portata con me. Perfino lui era d'accordo, mi diceva a te ci penso io non preoccuparti. Sapeva infatti che ero e sono legata a mio marito oltre che per un vincolo e per i figli, anche economicamente. Non lavoro, se non si considera fare la mamma a tempo pieno e la casalinga un lavoro. E insieme a mio marito abbiamo costruito un bel po' in circa 8 anni insieme. E' anche frutto del mio sacrificio, sebbene non si possa certo chiamare sacrificio, perchè in questo senso sono davvero privilegiata. Ecco cosa mi ha spaventato. Perdere tutto. Non i figli perchè nessuno li toglierebbe ad una madre, dal momento che nessuno potrebbe mai affermare che sono una cattiva madre. Perciò non era quello a frenarmi. Era l'idea che potesse essermi tolto ciò che anche io ho costruito. Soprattutto dopo anni di mortificazioni, solitudine. Incomprensioni. Sono perfino lontanissima dai miei genitori, dalle mie sorelle. Sono qui, a mille chilometri e tolti i bimbi, sono sola. Due amiche, stop.
Ho tenuto duro, mi sono sacrificata, ho pianto, pregato. Gli ho chiesto di essere più partecipe coi suoi figli...pensate che fino ad un mese fa non era mai uscito da solo con loro. Quando alla fine mi sono arresa, consapevole che non c'era più niente da prendere è arrivato questo ragazzo.
Alti e bassi vertiginosi. Ma i bassi sono arrivati quando gli ho detto che rischiavo troppo ad andare io, sarebbe stato più opportuno che venisse lui.
Così in una serie di tira e molla alla fine sono passate due settimane, come ho detto senza contatti.
In queste due settimane ho vegetato e lentamente mi sono ripresa. Nel frattempo si è riavvicinato mio marito. Si è sentito con le spalle al muro, anche perchè io poco tempo fa sono partita coi bimbi e sono andata dai miei. Pochi giorni ma avevo bisogno di staccare, di scappare.
Quando sono tornata è cambiato come solo un uomo messo alle strette sa fare. 8 anni a pregarlo di considerarmi di più di uscire con noi, di fare l'amore, senza alcun successo. Perfino la depressione ho affrontato e grazie a Dio superato.
E all'improvviso decido in cuor mio che basta era troppo, era finita, c'era pure questo ragazzo a darmi forza e coraggio, ma ecco che mio marito si ravvede. Tutti a dirmi non gettare via tutto, pensa ai figli.
Eh, eccome se ci penso, penso che abbiano il diritto di vedere la loro madre felice.
Se quel ragazzo tornasse come si deve, sul serio, credetemi, non ci penserei su più di tanto. Mi porterei via i figli e arrivederci. Come va va. Ma per ora che le cose stanno così, che per paura è andato tutto al diavolo, mi sono aggrappata a mio marito, per non soffrire, come ci si ancora ad un caro amico quando le cose vanno storte e hai bisogno di sentire che c'è un punto fermo a cui far riferimento. Suona brutto, ma è ciò che provo. Non lo desidero più, ma non sono pronta a lasciarlo; che farei? In un momento di litigio mi ha minacciata di levarmi tutto, gli ho detto ci penseranno gli avvocati, mi ha detto non ti conviene.
So cosa dovrei fare, dovrei andarmene, ma non posso. La famiglia che ho c'è perchè la tengo in piedi io. Perchè nonostante l'abbia pensato tante volte, non ho avuto mai il coraggio di prendere le mie cose ed andarmene. Di dirmi ed ora da dove comincio?
Forse è proprio questo che dovrei chiedere a Yi Jing.

[Antar Laxmi]

Cara Stefania, qui, al di là dell'I Ching c'è un meccanismo ricorrente e a volte fastidioso da accettare: l'aggrapparsi a un uomo per paura. Cosa che fanno molte donne. Se non è tuo marito è l'altro uomo o altre persone: in questo modo sarai sempre dipendente da qualcuno e dall'affetto che credi l'altro possa darti. Fai un'altra domanda all'I Ching. Chiediti per una volta: cosa posso fare per ME stessa? Per i miei figli? Quali sono le mie reali paure? Come posso affrontarle? Come posso prendere in mano le redini della mia vita senza dipendere da nessuno? Prova a cercare aiuto e la compagnia di altre donne che magari stanno vivendo la tua stessa esperienza, prova a condividerla con altre donne, come hai fatto qui sul forum. C'è un libro che puoi leggerti: "Donne che amano troppo" di Robin Norwood. Spero di esserti stata utile. Ciao ciao

[StefaniaCM]

Ho letto quel libro non esagero almeno dieci anni fa. Qui non è questione di amare troppo... Cosa che ho fatto all'inizio e poi ancora per i primi anni con lui. Qui è come hai detto tu, è che mi sono aggrappata. Farò quelle domande che hai suggerito con lucidità, quella che manca a me. Poi posterò i risultati in un nuovo argomento. Spero che mi aiuterete nell'interpretazione dei risultati. Grazie di cuore!