lll ha scritto:Trovare l'anima gemella prima dentro di sè? E' un argomento affascinante. Forse è l'apparente dualità dentro/fuori che pone limiti alla provvidenza...

lll ha scritto:Trovare l'anima gemella prima dentro di sè? E' un argomento affascinante. Forse è l'apparente dualità dentro/fuori che pone limiti alla provvidenza...
Molti hanno scritto la parola dio, alcuni come i mistici con - mi si passi il termine - diritto, molti altri facendosene scudo per imporre il potere temporale o solo perchè intrisi di odio. I primi a mio modo di vedere possono legittimamente scriverne e parlarne profusamente perchè lo hanno per così dire sperimentato (altro paio di maniche è valutarne i contenuti: il contesto culturale/temporale “contamina” l'esperienza: es. per rimanere in ambito cattolico, giovanni della croce oggi utilizzerebbe modalità espressive diverse), nella seconda categoria si può certamente includere altre tipologie di persone, in primis coloro che delegano il pensiero a chi già ha pensato e tracciato la retta via per loro.fgalassi ha scritto: ...................
A scrivere troppo sul divino c'è chi ha creduto di metter nero su bianco la parola di dio.
Si, se non intendo male ci sono affinità fra quel che diciamo. In particolare sulla generazione interna e successiva personificazione, e col simultaneo accompagnarsi della sensazione che tu indichi come armonia permeante tutto il resto.Antar Laxmi ha scritto:lll ha scritto:Trovare l'anima gemella prima dentro di sè? E' un argomento affascinante. Forse è l'apparente dualità dentro/fuori che pone limiti alla provvidenza...Secondo me l'anima gemella è la rappresentazione di ciò che avviene dentro di noi quando la nostra energia maschile e quella femminile si fondono. E' il congiungimento che tanto sognamo, cui molti di noi agognano. Ma è anche questione di guarigione: ritroviamo l'equilibrio tra yin e yang a livello psicofisico. Ci immaginiamo questa anima gemella come se fosse un essere incarnato, in realtà è un "qualcosa" che deve nascere dentro di noi e nel momento in cui nasce non solo potremmo trovare la persona che "ci completa" ma addirittura l'armonia con tutto ciò che ci circonda e con ogni essere. E' lo stato di realizzazione totale, in cui non c'è più separazione tra dentro e fuori, bianco e nero, io e tu, spirito e materia. La dualità scompare e si perviene all'unità. Ma per far questo dobbiamo confrontarci anche con le cose che non ci piacciono di noi e degli altri e integrare anche quelle (un altro rimando al 2). Non mi dilungo ulteriormente per non andare OT. Ma la cosa si sta facendo interessante, visti anche gli interventi di Galassi sulla lingua cinese (che io purtroppo non conosco).