Ciao Dana,
questa risposta arriva a diverso tempo dalla tua domanda... sarebbe curioso conoscere gli sviluppi intercorsi
Essendo che la tua domanda riguarda un rapporto di coppia e come risposta arriva l'Esercito, mi sembra di intuire che hai messo grande energia (come quella del grande comandante) nel portare le regole che senti giuste nella coppia.
Tuttavia portare ordine e disciplina implica fare un uso ordinato delle "masse": masse di pensieri, di oggetti, di progetti comuni, di paure tue o sue o di qualunque altro soggetto coinvolto (magari nella relazione, tra i problemi personali di lui, figurano come ostacolo altri personaggi, ad esempio dalla sua famiglia?).
Di fatto, se vuoi muoverti come un grande comandante ciò richiede di essere magnanimi e saper domare questi "ammassi" che vengono citati.
Le tre linee mutanti possono appunto indicare tre diversi soggetti o, magari, una via con più stadi temporali.
Magari quando hai imposto tali regole c'era più disciplina nella vostra relazione e tutto marciava con ordine... ma se questa marcia, per ristagno di ciò che è buono diventa poi, nella terza, portare carri di cadaveri (cose o persone a cui si è rinunciato, sogni distrutti?) ovviamente non si vince, e viene sciagura per mancato centro dell'obbiettivo iniziale.
La linea più favorevole è la sesta, in cui la guida del grande comandante (che immagino sia proprio tu) viene accettata.
Per poterla realizzare non vanno adoperati piccoli uomini, il che può far riferimento a soggetti specifici (bambini, persino) od anche a parti "piccole" di noi stessi, cioè basse o meschine.
La risultante di tutto questo (o meglio, la prospettiva da considerare) è proprio il 26, che porta comunque un'immagine di comando ma èiù Yang, quindi sì rigida na anche fondata sul lungo periodo, su una conquista granduale.
Questo mi suggerisce che i cambiamenti che cerchi possano avvenire, ma appunto con perseveranza, senza attaccamenti al risultato, imparando anche da storie degli altri ad affrontare questa trasformazione (incontra più amici, ascolta le loro storie!)... e soprattutto concentrandosi sulla propria virtù piuttosto che sulle manchevolezze dell'altro.
Non pensare alle singole battaglie, ma alla guerra dell'amore in senso molto più ampio e benevolo
