Anna Bassi ha scritto:Periodo difficilissimo sul lavoro. La frustrazione è tanta per cui ho chiesto ai Ching cosa devo fare per sentirmi realizzata in campo lavorativo.
la risposta è stata appunto 5.2.6>37. Alla sesta che muta parla di queste tre persone che arrivano. Non è la prima volta che me ne parla ed
in effetti nell'ultimo anno sono arrivati tre nuovi "vertici dirigenziali". Da quando sono arrivati però la situazione è diventata invivibile.
Forte è la tentazione di chiedere il trasferimento. Ma è anche vero che parla di un vento esterno non provocato da me che dovrebbe cambiare la mia situazione.
Che fare? Aspettare? Cosa significa il 37? Famiglia....ogni persona nel suo giusto ruolo. Parla della famiglia lavorativa in cui mi trovo?
Parecchi dubbi. Qualcuno di voi mi darebbe una mano a comprendere meglio questo responso?
Il responso conferma che la tua visione è corretta: nel 5, “il pericolo” che sta di fronte e va affrontato è legato propriamente al contesto (trigramma esterno, l’Abissale) e dunque rappresenta un ambiente “malsano”, insidioso, che richiede un enorme dispendio di energie (trigramma interno, il Cielo, segno caratterizzato dall’instancabile attività).
Date le condizioni, il consiglio primario del libro è quello di
ridurre il peso che il lavoro ha nella tua vita, aumentando le occasioni di svago e distensione, cosa che non potrà che giovarti anche nei rapporti con i colleghi e nel gestire le tue giornate in ambito professionale.
L’esagramma 5 non rappresenta né l’attesa di un successo né di qualcosa che si risolve da sé, bensì descrive il periodo di
preparazione emotiva ad un’impresa.
Tale impresa può riguardare una disputa (nella Serie segue il 6, “la Lite”) o un problema che va affrontato (“la grande acqua”, che prima o poi andrà attraversata), e dunque suggerisce il modo migliore di prepararsi, accumulando energie per il corpo e per lo spirito (Immagine del 5).
L’oracolo ti dice dunque che c’è un grosso problema da risolvere. Ti dice anche che il momento di affrontarlo verrà. Ti dice inoltre che quel momento non è adesso. E ti dice infine che per vincere dovrai essere al massimo delle energie.
L’atteggiamento interiore sul lavoro (linee interne) dovrà dunque essere caratterizzato dal tenerti il più possibile lontana dai centri di potere
(“attendere sulla sabbia”), anche e soprattutto da un punto di vista
mentale. Ciò può tradursi, ad esempio, nell’evitare di voler sapere tutto o di indignarsi per cose che sono al di fuori della tua portata.
Nonostante i modelli cinematografici dell’eroe solo contro il sistema, la realtà delle cose sta invece nel fatto che
nessuno è più forte dell’ambiente in cui vive.
Il contesto e le persone che occupano la maggior parte del nostro tempo influenzano profondamente la nostra personalità (non l’umore, proprio il comportamento, nel bene e nel male) e la libertà umana consiste principalmente nel poter
scegliere l’ambiente più adatto a realizzare i nostri progetti, i nostri affetti, i nostri desideri.
La lotta del singolo contro il sistema è fallimentare sempre, perché un sistema malato può essere combattuto o mutato solo creando o sviluppando un sistema sano da contrapporgli, cosa che richiede tempo, impegno e relazioni. Singolo contro singolo, sistema contro sistema. Questo è uno dei grandi insegnamenti del Libro dei Mutamenti.
Per ridurre il coinvolgimento emotivo, sarebbe quindi meglio evitare o spegnere sul nascere eventuali beghe
(“i battibecchi” di cui alla 5.2), non catalizzare voci di corridoio e malumori altrui, e soprattutto badare al sodo (37.2: “
ella non segue il suo capriccio (appunto),
ma provvede all’interno [della struttura]
per il cibo [il suo compito sul lavoro, ma anche il cibo per sé e per la sua famiglia]").
E’ importante tenere in cura il tuo ruolo all’interno dell’organizzazione ed aumentare l’autorevolezza che deriva dalla professionalità (immagine del 37:
“il nobile è coerente nelle sue parole e costante nelle sue azioni”).
Se i problemi si affrontano con le opinioni, infatti, ognuno ha le sue e tendenzialmente non frega niente a nessuno, perché ogni sistema tende all’autoconservazione.
Se ci sono invece
fatti e
numeri che attestano il problema o certificano l’impossibilità di lavorare bene, il quadro cambia radicalmente.
Questo aspetto di alimentazione quotidiana dell’autorevolezza professionale è importante perché è proprio ciò che permette l’interazione con i tre
ospiti della sesta linea.
Gli “ospiti” solitamente rappresentano persone che hanno competenze o responsabilità in relazione al problema per il quale si domanda: possono essere i tre personaggi che hai citato e che in qualche modo dovranno fare i conti con le inefficienze presenti o ai quali avrai modo di esternare le tue difficoltà in modo diretto e approfondito, ma il termine è tradotto anche nell’accezione più specifica di
“visitatori”, quindi gente di passaggio, come possono essere ad esempio tre consulenti, tre ispettori, tre clienti importanti e così via, i quali potranno presentarsi contemporaneamente o in serie ravvicinata, ma che non dovresti faticare comunque a riconoscere perché arriveranno in un momento di massima tensione
(“si finisce in una buca”, 5.6).
Queste persone potranno pertanto essere veicolo di rinnovamento all’interno del contesto attuale, o al contrario di maturazione definitiva dell’idea di cambiare aria: qualunque impresa tu decida di compiere, ad ogni modo, sarebbe meglio farla dopo questo incontro.
Il responso in generale è comunque di lenta realizzazione, da cui l’importanza di gestire al meglio le tue emozioni e mantenere l’equilibrio tra impegno e svago, ma al tempo stesso ti preannuncia che in un modo o nell'altro agirai per il bene e sarai contenta di ciò che avrai ottenuto (la Casata è
"propizio oracolo per una donna").
Serenità, perseveranza e lavorare per obiettivi. Dimentica il resto.
Auguri.