L'I Ching come strumento evolutivo (42.5 - 27)

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Valter Vico
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L'I Ching come strumento evolutivo (42.5 - 27)

Messaggio da Valter Vico »

Vi segnalo un articolo che ho scritto su di una mia consultazione:
https://wiching.wordpress.com/2016/11/1 ... utrimento/
Mi farebbe piacere avere i vostri commenti.
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Re: L'I Ching come strumento evolutivo (42.5 - 27)

Messaggio da RediSpade »

Valter Vico ha scritto:Vi segnalo un articolo che ho scritto su di una mia consultazione:
https://wiching.wordpress.com/2016/11/1 ... utrimento/
Mi farebbe piacere avere i vostri commenti.

"Solo raramente si ottengono dall'oracolo risposte così favorevoli".

Nella mia esperienza (ma se ne trovano di testimonianze, compresa la prefazione di Jung all'edizione Wilhelm), di solito avviene quando il protagonista della domanda è il libro stesso.
Interessanti risvolti velatamente narcisistici di una sapienza millenaria, forse. :)
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Valter Vico
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Re: L'I Ching come strumento evolutivo (42.5 - 27)

Messaggio da Valter Vico »

Potremmo forse dire che il libro ha coscienza del suo valore...
Che ne dici invece del significato della linea di destinazione, in particolare rispetto al "ribaltare il nutrimento"?
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Re: L'I Ching come strumento evolutivo (42.5 - 27)

Messaggio da RediSpade »

Valter Vico ha scritto:Potremmo forse dire che il libro ha coscienza del suo valore...
Che ne dici invece del significato della linea di destinazione, in particolare rispetto al "ribaltare il nutrimento"?

Penso che sottolinei la necessità, già per altri versi presente nell'immagine del 42, di mantenere l'equilibrio tra tradizione ("fausto per chi rimane a casa", Rutt, e la linea infatti si rivolge al nove superiore che rappresenta "la fonte del sostentamento", ovvero il libro) e concezione individuale, gli ideali personali che riguardino il tuo percorso e la tua esperienza.
Il terreno del responso, pur invitandoti all'azione e rinnovando la fiducia nel tuo operato, come hai scritto nell'articolo, sottolinea però anche la mancanza di tempo (42) e la necessità di calibrare l'intervento su coloro che debbano riceverlo, "nutrirsene" (27) presumendo la presenza di una platea eterogenea per aspettative, problematiche personali, cultura, livello socio-economico (sempre il 27, sentenza e struttura), quindi probabilmente non pronta in toto a comprenderlo o accoglierlo in profondità.
Messaggio che potrà attecchire successivamente, magari con l'inizio dei corsi in coloro che parteciperanno, se non affrontato subito in maniera troppo diretta, così da non provocare una "deviazione dalla norma", o un ribaltamento - in altre traduzioni leggiamo anche: "rigetto" - del percorso che vuoi proporre.
Questo, per me, il senso della linea bersaglio.

Detto in soldoni, chi partecipa alla conferenza e al successivo corso sa chi sei e che approccio hai (42.5), ma il 99% dei presenti (arrotondo per difetto) sarà lì perché crederà di poter imparare a prevedere il futuro.
E' sbagliato che lo credano? Sì e no.
E' sbagliato lasciare che lo credano? Sì e no.
E' sbagliato partire da un approccio sbagliato, appunto, per giungere, tramite un percorso condiviso, ad un approccio più sano al libro dei Mutamenti? A mio modo di vedere, non lo è.

D'altra parte, tutto ciò che è prodotto dalla mente umana ha di fatto come fine l'evoluzione della società o dell'individuo, pur manifestandosi tramite paradigmi, ed esiti, spesso diametralmente opposti: scienza, religione, filosofia, psicologia, economia, sociologia, pure i corsi di cucina o i coach di seduzione in qualche modo migliorano l'individuo (ci provano, almeno).
Ed all' interno stesso di qualunque disciplina vi sono correnti inconciliabili o quasi, basti pensare a confucianesimo e taoismo.

Ma l'obiettivo dichiarato, più o meno efficace, più o meno percorribile, è sempre lo stesso: l'evoluzione.
Obiettivo il cui raggiungimento è una scoperta guidata che porta il consultante a capire determinate leggi di natura, compito al quale Yi si presta con straordinaria versatilità, calandosi nella forma che costui più desidera o meglio comprende, ed indossando, dunque, indifferentemente abiti darwinisti, mistici o socialisti, per traghettarlo verso una coscienza e conoscenza più profonda.
Come dire: raccontatela come vuoi, tanto sempre lì dobbiamo arrivare.

Secondo la mia opinione, nella "guida verso la guida alla scoperta" risiede l'essenza del prezioso contributo che lo studioso del libro può apportare.

"Kindness is our worth" (Hatcher, 42.5).
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Valter Vico
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Re: L'I Ching come strumento evolutivo (42.5 - 27)

Messaggio da Valter Vico »

Grazie Re di Spade, i tuoi interventi sono sempre stimolanti.
Alla fine ho poi deciso di utilizzare proprio questo responso come esempio per mostrare al pubblico il funzionamento del Libro dei Mutamenti. In tal modo credo di aver "ribaltato il nutrimento" nel senso che dici tu facendo da tramite fra l'I Ching ed il pubblico e seguendo l'insegnamento di Confucio che diceva "io non creo, ma trasmetto soltanto". Peraltro la "benevolenza" era appunto uno dei suoi cavalli di battaglia.
In un altro senso credo che "ribaltare il nutrimento" possa significare che chi nutre viene a sua volta nutrito. in effetti trovo sempre che insegnando agli altri imparo moltissimo a mia volta.
Che dire invece della grande acqua che in un caso è propizio attraversare e nell' altro non si deve?
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Re: L'I Ching come strumento evolutivo (42.5 - 27)

Messaggio da RediSpade »

Valter Vico ha scritto:Grazie Re di Spade, i tuoi interventi sono sempre stimolanti.
Alla fine ho poi deciso di utilizzare proprio questo responso come esempio per mostrare al pubblico il funzionamento del Libro dei Mutamenti. In tal modo credo di aver "ribaltato il nutrimento" nel senso che dici tu facendo da tramite fra l'I Ching ed il pubblico e seguendo l'insegnamento di Confucio che diceva "io non creo, ma trasmetto soltanto". Peraltro la "benevolenza" era appunto uno dei suoi cavalli di battaglia.
In un altro senso credo che "ribaltare il nutrimento" possa significare che chi nutre viene a sua volta nutrito. in effetti trovo sempre che insegnando agli altri imparo moltissimo a mia volta.
Che dire invece della grande acqua che in un caso è propizio attraversare e nell' altro non si deve?

Non ci vedo una contraddizione, in quanto nel primo caso la formula compare nella sentenza (del 42) e nel secondo alla linea bersaglio (27.5).
Per come la vedo io, la linea bersaglio va letta come complemento, completamento, subordinata, a volte "via di uscita" della linea mutante, e sempre in funzione di questa (non come se fosse uscita quindi, perché di fatto non lo è).

La linea mutante costituisce soggetto e verbo dell'azione specifica da intraprendere o non all'interno del contesto generale, e la sua corrispondente ne condivide quindi l'ambito e la portata in termini di significato, aspetto che abbiamo direi esaminato nei post precedenti. Condivido peraltro l'arricchimento a doppio binario portato dall'insegnamento.

La sentenza rappresenta invece, a mio parere, LA risposta generale dell'oracolo, il primo aspetto da considerare con attenzione in un qualsiasi responso, e dunque gerarchicamente superiore sia alle immagini che alle linee.

Per rimanere in tema, mi capitò una volta un 22.4.6 - 55, dove ad essere praticamente opposte erano (sono) le due immagini, e ti posso assicurare che fu uno dei responsi in assoluto più ostici per me, specie per la qualità della domanda e della situazione a cui il responso si riferiva.

Direi, ad ogni modo, che hai trovato un'eccellente sintesi delle nostre riflessioni, portando questo lancio come esempio alla conferenza.

Grazie a te.
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Re: L'I Ching come strumento evolutivo (42.5 - 27)

Messaggio da Valter Vico »

Ho riflettuto sull'attraversare o meno la grande acqua.
Da un lato l'Accrescimento mostra che l'I Ching è uno strumento propizio da utilizzare quando si deve attraversare la grande acqua o quando si deve determinare la direzione in cui andare.
Questo è il motivo per cui il nobile quando è il tempo di agire consulta il Libro dei Mutamenti.
Dall'altro lato, il nobile nel tempo della quiete studia il Libro dei Mutamenti. In tal caso non c'è nessun confine da superare, si tratta solo (si fa per dire) di dimorare e rimanere in se stessi e Nutrirsi della sua sapienza.
Analogamente, nell'insegnamento, non bisogna pensare di voler superare una qualche barriera, ma semplicemente di trasmettere la propria esperienza personale.
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Re: L'I Ching come strumento evolutivo (42.5 - 27)

Messaggio da RediSpade »

Valter Vico ha scritto:Ho riflettuto sull'attraversare o meno la grande acqua.
Da un lato l'Accrescimento mostra che l'I Ching è uno strumento propizio da utilizzare quando si deve attraversare la grande acqua o quando si deve determinare la direzione in cui andare.
Questo è il motivo per cui il nobile quando è il tempo di agire consulta il Libro dei Mutamenti.
Dall'altro lato, il nobile nel tempo della quiete studia il Libro dei Mutamenti. In tal caso non c'è nessun confine da superare, si tratta solo (si fa per dire) di dimorare e rimanere in se stessi e Nutrirsi della sua sapienza.
Analogamente, nell'insegnamento, non bisogna pensare di voler superare una qualche barriera, ma semplicemente di trasmettere la propria esperienza personale.

Riflettevo sul fatto che non di rado è proprio l'esperienza personale a creare le maggiori barriere.
Ecco perché la canonizzazione, in tutte le discipline, tenda da sempre a tentare di risolvere questo tipo di "problema".

Questo potrebbe riportarci a quanto indicato nella sentenza del 27, a quel guardare "a come un uomo cerca egli stesso di riempirsi la bocca".
E' possibile forse individuare le persone più in sintonia con il proprio modo di vedere le cose, aspetto che facilita certamente la possibilità di trasmettere le proprie conoscenze.
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Re: L'I Ching come strumento evolutivo (42.5 - 27)

Messaggio da Valter Vico »

Questo è vero, ma ribaltandolo a sua volta può essere letto anche "far vedere come ci si riempie la bocca".

Ho notato anche, cosa che prima mi era sfuggita, che il "canone" da ribaltare è appunto Jing, mentre Yi, il nome dell'esagramma, è omofono di Yi, Mutamento. Da cui: "ribaltare lo (Yi) Jing", Suggestivo, vero?
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Re: L'I Ching come strumento evolutivo (42.5 - 27)

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Valter Vico ha scritto:Questo è vero, ma ribaltandolo a sua volta può essere letto anche "far vedere come ci si riempie la bocca".

Ho notato anche, cosa che prima mi era sfuggita, che il "canone" da ribaltare è appunto Jing, mentre Yi, il nome dell'esagramma, è omofono di Yi, Mutamento. Da cui: "ribaltare lo (Yi) Jing", Suggestivo, vero?
Suggestivo, sì.
I concetti emersi sono interessanti perché mi hanno permesso di comprendere meglio il tuo approccio al libro, avendone io uno per certi versi diverso.
Vorrei chiederti questo, Valter, tornando un po' al discorso iniziale: che significato ha per te, in riferimento al libro, il termine "evoluzione"?
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