Saggio lasciare?
Inviato: 08 apr 2015, 15:13
Dopo quasi un anno passato con una nuova compagna (da tre anni separato), continuo a sentire il desiderio una spinta a ritornare alla mia vita da single, non per nuove avventure, ma perché non sento la motivazione a proseguire. Le voglio bene, è una bravissima persona, sono stato bene con lei, e tuttavia non me la sento più di continuare, forse non ho più voglia o forse mi manca la motivazione per impegnarmi e crederci.
Comunque, ho consultato l'I Ching (e questo l'ho fatto più e più volte) chiedendo se fosse saggio di lasciare e tornare alla mia vita vuota, ma libera.
Sono demoralizzato, o continui dubbi che non mi permettono di costruire niente, e non so se sia il caso di continuare così o chiudere definitivamente (pur dispiacendomi per il fatto che ne soffrirà). Ho già provato una volta, e alla fine sono tornato, ma mi sono pentito perché non è cambiato niente, continuo a sentire l'esigenza di vivere solo, sebbene ci vediamo solo per il week end.
Il responso mi confonde, non sembra che mi suggerisca di lasciar stare, ma di perseverare, mi consiglia di lasciar andare le cose, di lasciare maturare "il saggio", di smettere di frappormi tra le cose e il mio ego. Non so davvero che cosa fare, sono ancor più confuso. Tra l'altro, lasciarla non sarà facile in termini affettivi, dopo quasi un anno si è costruito un certo pathos che mi farà male.
È uscito il 21 Shi Ho: spezzare coi denti, con un sei al secondo.
E poi è il 38 K'uei - L'opposizione.
Credo d'aver dedotto che l'immagine dell'ostacolo si riferisce a qualcosa che si interpone come ostacolo tra due parti. Qualcosa che impedisce l'unione di due opposti, (in questo caso l'immagine parla dei denti), e ciò impedisce l'unione degli opposti, cioè il ricongiungimento dell'armonia, che è causa del disagio del mio animo.
Ancora mi pare d'aver capito che questo qualcosa che si interpone tra l'armonia degli opposti, non è altro che un desiderio egocentrico, il quale genera "il dubbio", quantunque un legittimo desiderio di libertà che alimenta in me tutti quei pensieri negativi che impediscono di fatto ciò che l'I Ching definisce: "l'azione naturale del creativo".
Siccome il tema di questo esagramma è "il processo penale", mi sorge il dubbio d'aver capito che io debba recidere d'un colpo questo tipo d'atteggiamento (inferiore) o negativo che mi spinge a "desiderare la libertà dall'impegno", il che mi spinge ad anelare un egoistico disimpegno dalle possibili implicazioni che il rapporto - che ogni rapporto - chiede e, mi sta chiedendo.
D'altro canto, una relazione tra persone, sempre richiede un certo grado di impegno, il punto è che sono diviso. Ci sono due linee di pensiero: quella che crede di poter gestire e controllare tutto, "e allora va giù con: "dai forza, devo farcela, tengo duro, passerà, ne vale la pena, ecc... ", e quella che, invece, sorge dal profondo e mi dice: "ma chi se ne frega!", io getto la spugna e chi s'è visto s'è visto.
Questa parte di me - più taoista - è convinta che tutto accada, e che i nostri sforzo sono solo dei puerili tentativi di gestire controcorrente l'impeto della vita che, comunque, non farà altro che andare esattamente dove deve andare, che lo si voglia o meno. Mi tornano in mente spesso le parole di Rol: io sono la grondaia, ovvero il tramite con cui "il saggio", opera attraverso l'essere.
Il sei al secondo poi, è davvero un mistero. Non riesco a venirne a capo, se non per il fatto che lo stesso giorno ho rivendicato il mio diritto a sentirmi libero da ogni cosa che non mi va di fare.
Infine c'è l'opposizione, 38 (capisco che qui si sta parlando di "modi di vedere completamente diversi", e di fatto così è, infatti mi suggerisce di procedere con molta delicatezza, con prudenza altrimenti aumenterà l'opposizione - ovvero la sua forma di essere così diversa da me - (ma gli opposti non dovrebbero attrarsi?). Segue "qui il successo è ancora possibile perché la situazione è tale che non esclude del tutto gli accordi. L'opposizione (forse è questo l'ostacolo di cui sopra?) che appare generalmente come un "ostacolo", quando rappresenta polarità di elementi di un insieme più grande (più grande?), svolge una funzione utile e positiva.
Segue - le opposizioni tra cielo e terra, spirito e natura, uomo e donna, nel compensarsi portano alla creazione e alla riproduzione della vita.
L'immagine: così in mezzo alla compagnia, l'uomo superiore mantiene la sua individualità!
Aiuto !
Comunque, ho consultato l'I Ching (e questo l'ho fatto più e più volte) chiedendo se fosse saggio di lasciare e tornare alla mia vita vuota, ma libera.
Sono demoralizzato, o continui dubbi che non mi permettono di costruire niente, e non so se sia il caso di continuare così o chiudere definitivamente (pur dispiacendomi per il fatto che ne soffrirà). Ho già provato una volta, e alla fine sono tornato, ma mi sono pentito perché non è cambiato niente, continuo a sentire l'esigenza di vivere solo, sebbene ci vediamo solo per il week end.
Il responso mi confonde, non sembra che mi suggerisca di lasciar stare, ma di perseverare, mi consiglia di lasciar andare le cose, di lasciare maturare "il saggio", di smettere di frappormi tra le cose e il mio ego. Non so davvero che cosa fare, sono ancor più confuso. Tra l'altro, lasciarla non sarà facile in termini affettivi, dopo quasi un anno si è costruito un certo pathos che mi farà male.
È uscito il 21 Shi Ho: spezzare coi denti, con un sei al secondo.
E poi è il 38 K'uei - L'opposizione.
Credo d'aver dedotto che l'immagine dell'ostacolo si riferisce a qualcosa che si interpone come ostacolo tra due parti. Qualcosa che impedisce l'unione di due opposti, (in questo caso l'immagine parla dei denti), e ciò impedisce l'unione degli opposti, cioè il ricongiungimento dell'armonia, che è causa del disagio del mio animo.
Ancora mi pare d'aver capito che questo qualcosa che si interpone tra l'armonia degli opposti, non è altro che un desiderio egocentrico, il quale genera "il dubbio", quantunque un legittimo desiderio di libertà che alimenta in me tutti quei pensieri negativi che impediscono di fatto ciò che l'I Ching definisce: "l'azione naturale del creativo".
Siccome il tema di questo esagramma è "il processo penale", mi sorge il dubbio d'aver capito che io debba recidere d'un colpo questo tipo d'atteggiamento (inferiore) o negativo che mi spinge a "desiderare la libertà dall'impegno", il che mi spinge ad anelare un egoistico disimpegno dalle possibili implicazioni che il rapporto - che ogni rapporto - chiede e, mi sta chiedendo.
D'altro canto, una relazione tra persone, sempre richiede un certo grado di impegno, il punto è che sono diviso. Ci sono due linee di pensiero: quella che crede di poter gestire e controllare tutto, "e allora va giù con: "dai forza, devo farcela, tengo duro, passerà, ne vale la pena, ecc... ", e quella che, invece, sorge dal profondo e mi dice: "ma chi se ne frega!", io getto la spugna e chi s'è visto s'è visto.
Questa parte di me - più taoista - è convinta che tutto accada, e che i nostri sforzo sono solo dei puerili tentativi di gestire controcorrente l'impeto della vita che, comunque, non farà altro che andare esattamente dove deve andare, che lo si voglia o meno. Mi tornano in mente spesso le parole di Rol: io sono la grondaia, ovvero il tramite con cui "il saggio", opera attraverso l'essere.
Il sei al secondo poi, è davvero un mistero. Non riesco a venirne a capo, se non per il fatto che lo stesso giorno ho rivendicato il mio diritto a sentirmi libero da ogni cosa che non mi va di fare.
Infine c'è l'opposizione, 38 (capisco che qui si sta parlando di "modi di vedere completamente diversi", e di fatto così è, infatti mi suggerisce di procedere con molta delicatezza, con prudenza altrimenti aumenterà l'opposizione - ovvero la sua forma di essere così diversa da me - (ma gli opposti non dovrebbero attrarsi?). Segue "qui il successo è ancora possibile perché la situazione è tale che non esclude del tutto gli accordi. L'opposizione (forse è questo l'ostacolo di cui sopra?) che appare generalmente come un "ostacolo", quando rappresenta polarità di elementi di un insieme più grande (più grande?), svolge una funzione utile e positiva.
Segue - le opposizioni tra cielo e terra, spirito e natura, uomo e donna, nel compensarsi portano alla creazione e alla riproduzione della vita.
L'immagine: così in mezzo alla compagnia, l'uomo superiore mantiene la sua individualità!
Aiuto !