Pagina 1 di 1

IChing: 48.3>29 ''Com'è profondo il mare'' di L.Dalla

Inviato: 12 gen 2015, 01:01
da cricristina
Ho chiesto una spiegazione su
''com'è profondo il mare'' di Lucio Dalla

48-il pozzo

Nove al terzo posto significa:

Il pozzo è ripulito, ma non se ne beve l'acqua.
E' questo che mi accora;
Poichè vi si potrebbe attingere.
Se il re fosse chiaro,
Si godrebbe insieme della felicità.
Vi è qui un uomo capace. Egli assomiglia ad un pozzo ripulito, la cui acqua si potrebbe bere. Ma non lo si adopera. E' questo il dolore degli uomini che lo conoscono. Sussiste il desiderio che il principe lo venga a sapere; questo sarebbe allora una felicità per tutti i presenti


29-l'abissale

la mia ipotesi è che il nobile, lo scrittore, il poeta attinge alle sue risorse per nutrire il popolo, la gente
la canzone parla dell'umanità ma inizia con i pensieri dello scrittore, i propri ''cattivi pensieri'' per arrivare
al generale, ai pesci, al mare...una zona dell'inconscio più profonda, più inaccessibile e piena di pericolo, una zona da distruggere perchè pericolosa...l'abissale
..non capisco la linea mutata...


Ci nascondiamo di notte
Per paura degli automobilisti
Degli inotipisti
Siamo i gatti neri
Siamo i pessimisti
Siamo i cattivi pensieri
E non abbiamo da mangiare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare

Babbo, che eri un gran cacciatore
Di quaglie e di faggiani
Caccia via queste mosche
Che non mi fanno dormire
Che mi fanno arrabbiare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare

E' inutile
Non c'è più lavoro
Non c'è più decoro
Dio o chi per lui
Sta cercando di dividerci
Di farci del male
Di farci annegare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare

Con la forza di un ricatto
L'uomo diventò qualcuno
Resuscitò anche i morti
Spalancò prigioni
Bloccò sei treni
Con relativi vagoni
Innalzò per un attimo il povero
Ad un ruolo difficile da mantenere
Poi lo lasciò cadere
A piangere e a urlare
Solo in mezzo al mare
Com'è profondo il mare

Poi da solo l'urlo
Diventò un tamburo
E il povero come un lampo
Nel cielo sicuro
Cominciò una guerra
Per conquistare
Quello scherzo di terra
Che il suo grande cuore
Doveva coltivare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare

Ma la terra
Gli fu portata via
Compresa quella rimasta addosso
Fu scaraventato
In un palazzo,in un fosso
Non ricordo bene
Poi una storia di catene
Bastonate
E chirurgia sperimentale
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare

Intanto un mistico
Forse un'aviatore
Inventò la commozione
E rimise d'accordo tutti
I belli con i brutti
Con qualche danno per i brutti
Che si videro consegnare
Un pezzo di specchio
Così da potersi guardare
Com'è profondo il mare
Com'è profondo il mare

Frattanto i pesci
Dai quali discendiamo tutti
Assistettero curiosi
Al dramma collettivo
Di questo mondo
Che a loro indubbiamente
Doveva sembrar cattivo
E cominciarono a pensare
Nel loro grande mare
Com'è profondo il mare
Nel loro grande mare
Com'è profondo il mare

E' chiaro
Che il pensiero dà fastidio
Anche se chi pensa
E' muto come un pesce
Anzi un pesce
E come pesce è difficile da bloccare
Perchè lo protegge il mare
Com'è profondo il mare

Certo
Chi comanda
Non è disposto a fare distinzioni poetiche
Il pensiero come l'oceano
Non lo puoi bloccare
Non lo puoi recintare
Così stanno bruciando il mare
Così stanno uccidendo il mare
Così stanno umiliando il mare
Così stanno piegando il mare


Re: IChing: 48.3>29 ''Com'è profondo il mare'' di L.Dalla

Inviato: 12 gen 2015, 01:18
da Rydo
Prima di tutto, noto il 48 e il 29...acqua e ancora acqua, che scorre e scende sempre più in profondità, prima nel pozzo, e poi giu giù fino alle profondità della terra...

Dimmi tu se nn ti evoca chiaramente il titolo della canzone...

Poi:

il pozzo è pulito, ma nn vi si attinge. Se il re fosse chiaro, se ne godrebbe la felicità.

Ecco...a me sembra che sia un gentile rimprovero...nn puoi cercare chiarezza "razionale" in uan poesia, o in una qualunque altra opera d'arte.
La devi sentire in te, la devi bere e assaporare senza cercare spiegazioni esterne..essa parla a te, al tuo istinto, alle tue viscere, alla tua intimità, al tuo inconscio. Liberati da celebralismi, e la godrai pienamente.

direi che è come un tiro dei Ching...ognuno di noi si può affannare a cercare di aiutarti a leggerlo, ma poi, alla fine, solo in te stessa puoi trovare la vera risposta.

Re: IChing: 48.3>29 ''Com'è profondo il mare'' di L.Dalla

Inviato: 12 gen 2015, 21:51
da Antar Laxmi
Oso un altro punto di vista.
L'elemento acqua è l'elemento connesso alle nostre emozioni più profonde...che possono essere una risorsa (il pozzo, 48) se sappiamo farne giusto uso (attingere con la brocca senza farla rompere). Il pozzo alimenta più famiglie, nel sistema sociale della antica Cina. E' una risorsa comune, come l'inconscio collettivo da cui gli artisti attingono per creare le loro opere d'arte.
Ma, come umanità, non ci siamo ancora arrivati al punto di saper gestire e mettere ordine in questo caos che noi tutti portiamo dentro (3^ linea mobile) o, forse, abbiamo appena iniziato il lavoro, ma la strada è lunga.
La traduzione Eranos dice: "Il pozzo torbido, non assorbire. Attivare il mio cuore dolente. E' permesso servirsi dell'attingere. Cercare la reale luce. Insieme accettare la propria benedizione ".
La luce della coscienza che permette di fare ordine nel nostro caos interiore. Fuoco/luce vs acqua/oscurità. (entrambi gli elementi sono necessari)
Siamo ancora immaturi come umanità, e di questo il grande Lucio Dalla se n'era accorto...
Tant'è vero che il 29, la crisi, il precipizio, è il periodo che come umanità ci troviamo a vivere sotto tutti gli aspetti, un momento difficile che siamo tenuti ad attraversare (come la corrente di un fiume) per imparare qualcosa (su di noi e sul mondo). L'immagine del 29 è anche quella di un uomo che insegna. L'artista insegna e con le sue opere cerca di guarire se stesso e l'umanità (l'arte è terapia e autoterapia) "il nobile incede in durevole virtù ed esercita l'arte dell'insegnamento".
Grande Lucio, quasi quasi mi rimetto le cuffie e ricomincio ad ascoltarlo.
Grazie.

Re: IChing: 48.3>29 ''Com'è profondo il mare'' di L.Dalla

Inviato: 25 gen 2015, 19:06
da Valter Vico
Grazie per questa interessante discussione. Mi ricorda una vecchia discussione su Battisti: https://www.facebook.com/groups/noieilm ... 182978731/
Credo che in generale Il Pozzo dia un'indicazione sulla profondità a cui è opportuno andare o a cui è meglio fermarsi. Mi sembra che questo responso possa far riflettere sul processo con cui l'oracolo si “svela”.
Il linguaggio della poesia è simile a quello del Libro dei Mutamenti: tocca corde profonde, a volte se ne intuisce il senso anche se non si comprende il testo fino in fondo. In questo modo le parole lavorano nel profondo e poco per volta le cose giungono alla coscienza e si svelano solo quando si è raggiunta l'adeguata maturità per comprenderle effettivamente (la quinta linea, il re, la chiarezza, la coscienza, la conoscenza).
La terza linea è sempre quella della difficoltà e del pericolo, qui rafforzato dall'esagramma d'arrivo, l'abissale, che alla linea corrispondente indica che, una volta toccato il fondo, non bisogna andare ancora oltre a rovistare nelle crepe e negli anfratti perchè ciò che si può trovare è indicato alle due linee precedenti: o si rimesta soltanto nel torbido o ci si trastulla tirando a vanvera ai pesci piccoli e si sbrocca senza neanche provare a prendere i pesci grossi.
Al giusto livello stanno invece le cose che si possono effettivamente assorbire, ma richiedono un lavoro di pulizia interiore, indicato dalla quarta linea, per arrivare alla consapevolezza della quinta ed alla condivisione della sesta.
Quando una persona dice che non capisce niente del responso dell'oracolo, ma sente che quelle parole in qualche modo le risuonano internamente ed è sinceramente desiderosa di comprendere, “accorata”, si trova alla terza linea. Il passo successivo, dicevano gli antichi, è di “fissare” il responso nella propria vita (la quarta linea) ed avere la pazienza di attendere che gli eventi e la comprensione maturino effettivamente.
https://www.youtube.com/watch?v=adMBYCd3x6k