l'amour...
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- Messaggi: 34
- http://meble-kuchenne.info.pl
- Iscritto il: 23 mag 2014, 23:50
l'amour...
...più che di amour si tratta di anima gemella...insomma non voglio qui far disquisizioni sulla differenza, la principale è che col secondo termine io intendo un essere che non porterà tormenti infernali, dove spesso ci si inabissa e ci si ostina a rimanere (non è detto che sia uno stato da evitare - io l'ho sperimentato per anni, adoravo ed adoro quella donna, si è dovuto porre fine, non mi inoltro perchè nessuno potrebbe comprendere... - i sufi ad es. ne fanno un trampolino per andare oltre le barriere terrene), quindi la cui unica differenza è l'amore incondizionato da parte di entrambi che per tal motivo è sganciato da limiti e paure.
Brevissima premessa, conosco l'i ching da qualche anno, poco fa avevo scritto un preambolo di media lunghezza per riassumere il mio pensiero su di esso ma se n'è andato al vento, amen. Dunque vado al sodo.
Domanda: trovo la mia anima gemella entro 1 mese?
Responso: 16 il fervore; linea mobile 4.
Idee, consigli in proposito?
Grazie, ciao
Brevissima premessa, conosco l'i ching da qualche anno, poco fa avevo scritto un preambolo di media lunghezza per riassumere il mio pensiero su di esso ma se n'è andato al vento, amen. Dunque vado al sodo.
Domanda: trovo la mia anima gemella entro 1 mese?
Responso: 16 il fervore; linea mobile 4.
Idee, consigli in proposito?
Grazie, ciao
Re: l'amour...
ciao a tutti, non è la prima volta che mi capita di sentir parlare della differenza tra provare amore per qualcuno e avere a che fare, nientepopodimenochè, con l'anima gemella! naturalmente non mi sogno nemmeno di trasformare il forum nella mia bacheca, mi è piaciuto il lancio, per questo volevo dire qualcosa. Il nove al quarto posto è signore di un segno che, complessivamente, non è amichevole, questo doversi opporre ai predoni, costituire aiutanti e far marciare eserciti, suona come una sveglia. C'è però da considerare che il 9 è la quintessenza del fervore, il tuono che erompe dalla terra. 'gli amici si schierano attorno a te come attorno a una fibbia per capelli' gli amici sono simboleggiati dalle altre 5 linee spezzate e 'la sua volontà si attua in grande' ma anche 'non dubitare' che è un chiaro monito (dubitare: sospettare, non fidarsi, supporre, incertezza), che è poi la chiave interpretativa di come atteggiarsi perchè si possa realizzare il nostro desiderio: il prevalere del principio yin. Per quanto riguarda la tempistica, non ne so mezza se non che il 16 è coordinato al mese di aprile, il 2 a novembre.
- Antar Laxmi
- Messaggi: 192
- Iscritto il: 12 lug 2013, 11:11
Re: l'amour...
mi intrometto con un suggerimento
il 16 potrebbe anche riferirsi alla tua voglia di trovare questa "anima gemella", il fervore, l'entusiasmo che ti spingono a cercarla (ammesso che esista l'anima gemella, chi lo sa
) . La linea mobile mi sembra ribadire il senso dell'esagramma che poi si trasforma nel 2 (l'energia femminile per eccellenza, l'accoglienza, il saper accogliere quanto la vita ci dà...). Ci sono tante cose in questo lancio che parlano della persona che l'ha fatto e dei suoi stati d'animo. C'è davvero tanta voglia di trovare la persona giusta, ma molto dipende da noi, da quanto in una relazione riusciamo a metterci in gioco con le nostre debolezze e i nostri punti di forza. Il 16 è anche l'esagramma che rappresenta l'attività incessante, il lavoro fatto con gioia assieme agli altri, la celebrazione della vita, la spinta vitale, l'entusiasmo verso le novità. Mentre il 2 consiglia di essere fluidi, accogliere quello che la vita ci porta in tutte le sue sfumature e non cercare di manipolare il corso degli eventi, piuttosto essere fiduciosi perchè prima o poi quello che cerchiamo arriverà al momento giusto. Nel 16 è insito sempre un pericolo/limite (l'esagramma nucleare è il 39): quello del troppo entusiasmo, della troppa voglia di fare che ci spinge a voler strafare, e a cercare a tutti i costi qualcosa che invece ha bisogno di più tempo, più maturità e lentezza affinchè sia davvero come la vogliamo. Il suggerimento secondo me, è quello di restare fluidi e fiduciosi (2), e avere meno fretta e meno impazienza perchè il tutto si realizzerà, non tra un mese, ma magari un po' di più. L'importante è iniziare ad amare prima di tutto noi stessi (altro insegnamento del 2) se vogliamo aprirci in maniera genuina e sincera verso l'altro in una relazione matura. L'anima gemella dobbiamo ritrovarla innanzitutto dentro di noi, per poi riuscire a trovare la persona che ci completi "fuori". Questo è quanto ho da dirti 



Re: l'amour...
Meraviglioso intervento. Ho apprezzato davvero tanto l'interpretazione di Antar, una chiave di lettura decisamente appropriata!
- Antar Laxmi
- Messaggi: 192
- Iscritto il: 12 lug 2013, 11:11
Re: l'amour...
Grazie Wrzywrzy ha scritto:Meraviglioso intervento. Ho apprezzato davvero tanto l'interpretazione di Antar, una chiave di lettura decisamente appropriata!

Re: l'amour...
Grazie per le risposte. Trovare l'anima gemella prima dentro di sè? E' un argomento affascinante. Forse è l'apparente dualità dentro/fuori che pone limiti alla provvidenza... Ad es mi pare che fosse Yogananda che asseriva vi fosse la possibilità di trovarla anche oltre i limiti terreni (senza necessità di trapasso), in altre sfere; se visto alla luce del fatto che la materia non è altro che energia che si esprime con determinate frequenze, si può senza troppo sforzo meditare su asserzioni che paiono fantascientifiche. Si fatica a immergersi in se stessi, trovare un equilibrio armonico che prescinda dalla normale percezione, dal medio stato di consapevolezza e quindi da quello che ci attornia, è cosa ostica, ci sono però stati alcuni che hanno compreso come poter trovare una terza via, l'innamoramento, ad es con l'amor cortese, i poeti sufi, per trascendere la banalità quotidiana, in altre parole per elevare il proprio stato di consapevolezza; ma cos'è l'innamoramento? è una trasfigurazione, quando percepisci nell'altra che è un miracolo, che è inesplicabile, che è una manifestazione divina; comprendo che lo stato di grazia potrebbe calarti all'inferno nel momento della scissione di questo rapporto, ed è per questo che la via maestra dovrebbe essere la ricerca del divino (cercate prima il regno dei cieli..le altre cose vi verranno date in sovrappiù..), ciò non toglie che l'amore per un altro essere può elevare entrambi. Conosco la solita obiezione, l'innamoramento dura pochi mesi, segue l'abitudine, poi la sopportazione, quindi la separazione o l'indifferenza, il presupposto è: hai avuto solo un abbaglio, è uno scherzo di madre natura che persegue solo la moltiplicazione; tante obiezioni si potrebbero fare, ne metto una a caso: per qual ragione "madre natura" (che peraltro non si sa chi sia ne da dove operi, e che pure dovrebbe avere pianificato, dunque "immaginato") si inventa il sentimento d'amore quando il suo scopo è solo la procreazione. Era un pericolo che conoscevano anche i poeti dell'amor cortese, era superato rivolgendo l'attenzione a donne quasi inarrivabili, un escamotage per tenere alta la tensione erotica, senza il pericolo del disinnamoramento (che magari - non lo so - avveniva anche in tempi non lunghissimi però proprio per l'ambiguità della situazione non provocava dolori dilanianti); quale il fine di questa assurdità? A mio parere per capirlo bisogna immedesimarsi e rivedere col cuore cosa è avvenuto quando lo stato di grazia prese pure noi. Dante ha capito quel che più nebulosamente sperimentavano i trovatori, ho questa idea, e ne ha fatto un trampolino per esplorare il mistero di quel che siamo.
L'anima gemella a mio parere non esiste e se anche esistesse e ti passasse accanto potresti non riconoscerla, esistono invece diverse anime che potrebbero completarti; lo dico per esperienza diretta, mi ero innamorato senza quasi sapere che aspetto avesse, al primo incontro ne rimasi deluso, avrei voluto scappare, al terzo o quarto ne ero innamorato. Il divino se bussi ti apre, ti spiazza, ribalta le percezioni imposte e autoimposte, pone seri dubbi su quel che si crede sia fonte del nostro desiderio: la cercavo perchè deliravo (da qui la disillusione del primo incontro) o perchè lui ha instillato in me questo desiderio (che ugualmente pareva la prima volta disilluso ma in quanto percepita solo con una parte di me)? Forse le due ipotesi non sono totalmente distinte, il fattore proiezione che si potrebbe chiamare anche allucinazione ma forse meglio “immaginazione” è un aspetto, un carattere, dell'espressione divina: l'amore si crea: al primo incontro era ancora nella fase embrionale e ne sarebbe uscito poco dopo.
ciao
L'anima gemella a mio parere non esiste e se anche esistesse e ti passasse accanto potresti non riconoscerla, esistono invece diverse anime che potrebbero completarti; lo dico per esperienza diretta, mi ero innamorato senza quasi sapere che aspetto avesse, al primo incontro ne rimasi deluso, avrei voluto scappare, al terzo o quarto ne ero innamorato. Il divino se bussi ti apre, ti spiazza, ribalta le percezioni imposte e autoimposte, pone seri dubbi su quel che si crede sia fonte del nostro desiderio: la cercavo perchè deliravo (da qui la disillusione del primo incontro) o perchè lui ha instillato in me questo desiderio (che ugualmente pareva la prima volta disilluso ma in quanto percepita solo con una parte di me)? Forse le due ipotesi non sono totalmente distinte, il fattore proiezione che si potrebbe chiamare anche allucinazione ma forse meglio “immaginazione” è un aspetto, un carattere, dell'espressione divina: l'amore si crea: al primo incontro era ancora nella fase embrionale e ne sarebbe uscito poco dopo.
ciao
Re: l'amour...
簮 zān, l'ultimo carattere della 4a linea è il fermaglio attorno a cui i capelli si possono raccogliere. Veneziani-Ferrara, i traduttori di Wilhelm propongono:"gli amici si schierano attorno a te come attorno a una fibbia i capelli".
Mi piace la parola 'fermaglio'.
E mi piace anche la possibilità che qualcosa, dotato di flessibilità, possa 'riunirsi' intorno ad un suo 'opposto', un 'fermaglio' (etimo interessante naturalmente in italiano, da firmus, fermo).
La ricerca di equilibrio che mi sembra di percepire leggendo il post di Antar Laxmi è un richiamo e allo stesso tempo un suo presupposto.
C'è anche un'altra possibilità.
L'esagramma 豫 yù, numero 16, è coordinato ai primi giorni del 3° mese solare (nel sistema GuaQi) corrispondente quest'anno al periodo 4 aprile - 4 maggio.
La domanda raccoglie nel passato-non-dimenticato (quasi attuale, che è semplicemente non una questione di date ma di eventi che si 'risentono' ancora) ne cerca una forma unitaria, una ragione d'essere delle cose, l'anima gemella, e così la connessione, l'essere 'attorno a te come attorno a una fibbia i capelli'.
E' il mese dominato da 夬, esagramma 43, La determinazione, 5 linee yang che stanno per espellere l'ultimo yin, sopra, prima dell'arrivo di qian, esagramma n.1.
Troppo vivo, scrive giustamente Antar Laxmi.
Una vivacità che rischia di creare dentro (senza osservare/realizzare fuori) la sua culla, il suo nido, la sua idea di femminile espressa dall'esagramma 'derivato' (變卦 biànguà) numero 2.
Che è vero, è il principio 'ricettivo' nella versione tradizionale ma è anche chiamato 川 chuān nel manoscritto Mawangdui, inteso come corso d'acqua, flusso, portata (curiosamente vicino al senso della chioma, di cui alla 4a linea) e che Shaughnessy glossa come "acqua che scorre agevolmente in un canale".
L'esagramma 2 è coordinato all'11° mese (novembre circa), siamo agli antipodi, al polo opposto.
E nell'acqua sappiamo che possiamo far buchi, illusori.
Mi piace la parola 'fermaglio'.
E mi piace anche la possibilità che qualcosa, dotato di flessibilità, possa 'riunirsi' intorno ad un suo 'opposto', un 'fermaglio' (etimo interessante naturalmente in italiano, da firmus, fermo).
La ricerca di equilibrio che mi sembra di percepire leggendo il post di Antar Laxmi è un richiamo e allo stesso tempo un suo presupposto.
C'è anche un'altra possibilità.
L'esagramma 豫 yù, numero 16, è coordinato ai primi giorni del 3° mese solare (nel sistema GuaQi) corrispondente quest'anno al periodo 4 aprile - 4 maggio.
La domanda raccoglie nel passato-non-dimenticato (quasi attuale, che è semplicemente non una questione di date ma di eventi che si 'risentono' ancora) ne cerca una forma unitaria, una ragione d'essere delle cose, l'anima gemella, e così la connessione, l'essere 'attorno a te come attorno a una fibbia i capelli'.
E' il mese dominato da 夬, esagramma 43, La determinazione, 5 linee yang che stanno per espellere l'ultimo yin, sopra, prima dell'arrivo di qian, esagramma n.1.
Troppo vivo, scrive giustamente Antar Laxmi.
Una vivacità che rischia di creare dentro (senza osservare/realizzare fuori) la sua culla, il suo nido, la sua idea di femminile espressa dall'esagramma 'derivato' (變卦 biànguà) numero 2.
Che è vero, è il principio 'ricettivo' nella versione tradizionale ma è anche chiamato 川 chuān nel manoscritto Mawangdui, inteso come corso d'acqua, flusso, portata (curiosamente vicino al senso della chioma, di cui alla 4a linea) e che Shaughnessy glossa come "acqua che scorre agevolmente in un canale".
L'esagramma 2 è coordinato all'11° mese (novembre circa), siamo agli antipodi, al polo opposto.
E nell'acqua sappiamo che possiamo far buchi, illusori.
Re: l'amour...
Ho inviato il mio commento poco dopo il tuo, caro/a 'III'.
E vedo già uno sbandare:
Buchi nell'acqua.
Il tuo acronimo molto vicino all'ideogramma 川.
Un po troppo.
Leopardi mi ricorda che "..il naufragar m'è dolce in questo mare.."
E vedo già uno sbandare:
Come farai a trovare qualcosa che per te non esiste [la tua domanda: trovo la mia anima gemella entro 1 mese?]L'anima gemella a mio parere non esiste e se anche esistesse e ti passasse accanto potresti non riconoscerla
Buchi nell'acqua.
Il tuo acronimo molto vicino all'ideogramma 川.
Un po troppo.
Leopardi mi ricorda che "..il naufragar m'è dolce in questo mare.."
Re: l'amour...
fgalassi ha scritto:Ho inviato il mio commento poco dopo il tuo, caro/a 'III'.
E vedo già uno sbandare:
Come farai a trovare qualcosa che per te non esiste [la tua domanda: trovo la mia anima gemella entro 1 mese?]L'anima gemella a mio parere non esiste e se anche esistesse e ti passasse accanto potresti non riconoscerla
Buchi nell'acqua.
Il tuo acronimo molto vicino all'ideogramma 川.
Un po troppo.
Leopardi mi ricorda che "..il naufragar m'è dolce in questo mare.."
Acronimo. E' grave? Me ne sono accorto dopo averlo messo casualmente.
Inoltre faccio buchi nell'acqua e sbando... insomma sono un po' limitato

Anima gemella. In altre parole, non esiste se intesa come unica persona a noi destinata. Però pensavo si potesse ricavare dal post precedente, magari non mi accorgo di non esser chiaro. Esiste invece - a mio parere e in base ad esperienze e riflessioni - l'anima gemella intesa come espressione del divino, e quest'ultimo si manifesta con la molteplicità; le modalità e cause che portano a conoscerla non le afferro appieno, comunque le avevo accennate nelle ultime 4 righe. Comprendo possano sembrare illazioni, non desidero dimostrarne la veridicità, convincere a nulla serve.
Si conosce ben poco sulla natura della fantasia visionaria, o immaginazione, e la natura esterna e la permanenza delle sue immagini perenni è considerata meno permanente delle cose di natura generativa o vegetativa... Blake
Re: l'amour...
(io) "Conosco ben poco sulla natura della tua fantasia visionaria, o immaginazione..."
Non mi occupo di te, III, ma della tua scrittura.
E dovrei prestare attenzione anche alla mia, sostituendo ad 'acronimo' il più corretto 'pseudonimo'.
Eppure il cinese non ha 'lettere' ma tratti, così il tuo 'pseudonimo' potrebbe essere il perverso 'acronimo grafico' di 川, chissà.
La natura generativa del linguaggio ha il potere di creare la realtà, tanto permanente quanto ricca di naufragi.
Miei e tuoi, della mia e della tua scrittura.
A scrivere troppo sul divino c'è chi ha creduto di metter nero su bianco la parola di dio.
Non mi occupo di te, III, ma della tua scrittura.
E dovrei prestare attenzione anche alla mia, sostituendo ad 'acronimo' il più corretto 'pseudonimo'.
Eppure il cinese non ha 'lettere' ma tratti, così il tuo 'pseudonimo' potrebbe essere il perverso 'acronimo grafico' di 川, chissà.
La natura generativa del linguaggio ha il potere di creare la realtà, tanto permanente quanto ricca di naufragi.
Miei e tuoi, della mia e della tua scrittura.
A scrivere troppo sul divino c'è chi ha creduto di metter nero su bianco la parola di dio.