Cara Rydo,
concordo ovviamente con Vanessa sulla necessità di un intervento terapeutico adeguato, ma immagino che da questo punto di vista tua sorella sia già seguita, come è giusto che sia, dagli specialisti del caso.
Riguardo alla tua relazione con tua sorella credo che il responso confermi la complessità della relazione, ma dia anche alcune indicazioni importanti su come orientarti.
Provo a dare il mio contributo in base all'impressione che ho avuto dall'oracolo.
Mi sembra che il tema fondamentale sia quello di comprendere fino a che punto si possono aiutare gli altri, in particolare i famigliari, ed in che modo. In questo senso può essere uno stimolo di riflessione generale per tutti noi.
24.4 evidenzia che ritornare al proprio Dao, ritrovare la propria via, è un percorso che va fatto innanzitutto da soli con se stessi, anche se gli altri possono essere dei compagni di viaggio per un tratto del percorso:
(Pur) camminando in mezzo agli altri, si ritorna soli.
(Il tema generale dell'esagramma 24 è approfondito qui:
http://wiching.wordpress.com/interpreta ... l-ritorno/ )
In questo senso direi che ognuno di noi può essere di aiuto ad un'altra persona, ma solo fino dove la persona stessa e le circostanze lo consentono. L'obiettivo è quello di aiutare la persona a ritrovare se stessa ed a ritornare in se stessa, senza forzarla ad adeguarsi ai nostri schemi (e senza sensi di colpa se non accetta l'aiuto che le viene proposto).
L'esagramma 51 evidenzia il ruolo del "fratello maggiore":
Sentenza: L'Eccitante. Riuscita. Il tuono viene: allarme! allarme! Ridere e parlare: ah! ah! Il tuono spaventa per cento miglia, ma non si lasciano cadere il cucchiaio sacrificale e il calice.
Il "fratello maggiore" è il depositario della tradizione e degli strumenti rituali, cucchiaio e calice.
Non conosco la composizione della vostra famiglia. Tu sei la maggiore? Avete fratelli maschi?
In ogni caso sembrerebbe che tu possa utilizzare questo ruolo, cioè quello di ricordare a tua sorella i valori positivi tradizionali della vostra famiglia e la costante disponibilità dei suoi cari all'accoglienza come antidoto alle questioni personali che la scuotono così profondamente.
Si potrebbe utilmente ricordarle la storia di un antenato/a che è ritornato vincitore dopo aver superato delle grosse difficoltà. Un esempio positivo a cui ispirarsi per uscire dal tunnel.
L'esagramma inverso, il 52, sembra dare alcune utili indicazioni sulle cose da non fare:
Linea 3 - Il bacino è bloccato, la schiena si spezza.
Pericoloso. Il cuore soffoca.
La linea evidenzia una situazione in cui si è vittime di spinte contrastanti che portano ad una situazione di blocco che non è quiete, ma impossibilità a muoversi a causa di impulsi contrastanti che spezzano l'equilibrio interiore. Potrebbe rappresentare tua sorella, in tal caso la linea precedente a cui è strettamente legata rappresenterebbe te:
Linea 2 - Tenere ferme le gambe. Non si può salvare colei che si segue.
Il cuore non è lieto.
Commento: «Non si può salvare colei che si segue», perché questa non si gira per ascoltarla.
Se la mia ipotesi è corretta, lei non si gira ad ascoltare, per cui è inutile sia cercare di convincerla con argomenti razionali e di buon senso, sia cercare di starle dietro a tutti i costi. Bisogna invece stare ben fermi sulle proprie gambe, anche se il cuore non ne è lieto, ed offrirle una possibilità di ancoraggio nel momento in cui fosse pronta ad accoglierla.
La questione si potrebbe forse riassumere dicendo che non si può salvarla a forza standole sempre appresso, perchè non vuole e non si può impedirle di fare la sua strada, ma bisogna piuttosto darle la sicurezza di poter ritornare in se stessa e dai suoi cari.