59.1.2.3.4>13
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Scrivi in questo forum per confrontarti con la community sul senso dei tuoi responsi.
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- di impegnarti a trovare il tuo significato;
- di rivolgerti sempre all'intera community;
- di contestualizzare i contributi degli altri e di prenderli per quello che sono;
- di fornire un feedback a posteriori, se possibile.
Quando aiuti qualcun altro con il suo responso, ricordati:
- di rispettare sia il consultante che gli altri utenti evitando affermazioni categoriche e direttive;
- di argomentare quello che scrivi e ricondurlo sempre alla tua personale sensibilità;
- di evitare: profili psicologici, supposizioni, domande indiscrete, giudizi e ogni altra forma di ingerenza.
Inoltre, non pubblicare dati personali tuoi né di altri.
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- Messaggi: 334
- http://meble-kuchenne.info.pl
- Iscritto il: 24 dic 2012, 14:01
59.1.2.3.4>13
Stasera sono molto triste...non mi capitava da qualche giorno.
e allora ho chiesto al libro: perchè sono così angosciata stasera?
io penso che, anche stavolta, abbia risposto alla vera domanda, non a quella che ho espresso.
Ma io con 4 linee mutanti non ce la posso fare: non so se dare più importanza alle 4 che mutano, alle due che non mutano, a quelle dell'esagramma primo, o a quelle dell'esagramma derivato.
so che quello che vuole dirmi è importante....mi date una mano? per favore...
e allora ho chiesto al libro: perchè sono così angosciata stasera?
io penso che, anche stavolta, abbia risposto alla vera domanda, non a quella che ho espresso.
Ma io con 4 linee mutanti non ce la posso fare: non so se dare più importanza alle 4 che mutano, alle due che non mutano, a quelle dell'esagramma primo, o a quelle dell'esagramma derivato.
so che quello che vuole dirmi è importante....mi date una mano? per favore...
Re: 59.1.2.3.4>13
Ciao Rydo, per quel che ne so io molte linee mutanti sono dovute o a una situazione confusa, oppure si hanno quando si è già dentro la situazione. Tempo fa nel gruppo di Facebook lessi che quando si hanno quattro linee mutanti (se sbirci lo trovi scritto anche in questo forum) si tiene conto delle due linee non mutanti dell'esagramma derivato (quindi la 5^ e la 6^ del 13 in questo caso), tenendo conto principalmente della linea più in alto. Ricordo, inoltre, che questo metodo viene usato a fini divinatori. Ora devo scappare, ma più tardi proverò a dirti la mia 

- Vanessa Passoni
- Messaggi: 491
- Iscritto il: 25 ott 2012, 12:38
- Località: Milano
Re: 59.1.2.3.4>13
Scusate, ma perchè invece di disperarvi se sono 3/4 linee o anche 17 che mutano, non pensate semplicemente che sono un'indicazione complessa? evidentemente il messaggio impone una riflessione più approfondita e tutte le tecniche sono cose buone e giuste, ma credo anche che la tecnica migliore al "buon senso nel fare la domanda e ascoltare la risposta", semplicemente non esista.
Il 59 evoca la dinamica dell'evaporazione dell'eccesso d'acqua stagnante, il 29 alla base del segno, provocata dal vento che asciuga posto sopra. Il 57 infatti evoca l'azione del movimento dell'aria e del buon carattere degli uomini. Un vento sottile e leggero, così come un buon carattere sereno, trasporta meglio i semi. Anche quelli dell'allegria (il 58).
La prima linea rappresenta il superare con velocità, spesso congiunto a uno sforzo di volontà, un problema tutto sommato facilmente risolvibile.
La seconda linea rappresenta il modo per muoversi con velocità, ovvero andare verso qualcosa che ci aiuti a superarlo (un buon film allegro? la lancio lì eh?)
La terza linea rappresenta come sciogliere i problemi legati all'egoismo, anche e soprattutto quello con cui si maltratta noi stessi negandoci per primi la possibilità di stare bene ed amare.
La quarta linea rappresenta l'idea di distaccarsi dalle persone (pensieri?) con cui si fa comunella e prendere una strada nuova e autonoma.
Il mutamento nel 13 evoca l'amicizia e i rapporti con gli altri uomini (uscire un po' di più? cambiare giro? questo solo tu lo puoi sapere)
ciao!
Il 59 evoca la dinamica dell'evaporazione dell'eccesso d'acqua stagnante, il 29 alla base del segno, provocata dal vento che asciuga posto sopra. Il 57 infatti evoca l'azione del movimento dell'aria e del buon carattere degli uomini. Un vento sottile e leggero, così come un buon carattere sereno, trasporta meglio i semi. Anche quelli dell'allegria (il 58).
La prima linea rappresenta il superare con velocità, spesso congiunto a uno sforzo di volontà, un problema tutto sommato facilmente risolvibile.
La seconda linea rappresenta il modo per muoversi con velocità, ovvero andare verso qualcosa che ci aiuti a superarlo (un buon film allegro? la lancio lì eh?)
La terza linea rappresenta come sciogliere i problemi legati all'egoismo, anche e soprattutto quello con cui si maltratta noi stessi negandoci per primi la possibilità di stare bene ed amare.
La quarta linea rappresenta l'idea di distaccarsi dalle persone (pensieri?) con cui si fa comunella e prendere una strada nuova e autonoma.
Il mutamento nel 13 evoca l'amicizia e i rapporti con gli altri uomini (uscire un po' di più? cambiare giro? questo solo tu lo puoi sapere)
ciao!

Re: 59.1.2.3.4>13
Le mie erano solo indicazioni che ho appreso e che volevo condividere con Rydo, così che vagliasse lei stessa quale sente più consona. Per quanto mi riguarda tre o quattro linee mutanti mi escono quando la situazione è molto confusa o mi trovo in uno stato di agitazione, così vado ad istinto nell'interpretazione. Concordo assolutamente con te, Vanessa, sul fatto che sia fondamentale la domanda (il modo di porla, lo stato d'animo, l'ascolto, ecc.) e che tutte le tecniche possono essere giuste. Ovviamente dico tutto questo senza polemica 

Re: 59.1.2.3.4>13
Un neofita semplicemente non sa....per cui, se leggo che , in caso di più linee mutanti, è meglio leggere le due linee dell'esagramma derivato che non sono uscite, o, ancora, come ho già letto, leggere tutto e poi farsi guidare...io, trovandomi di fronte ad un mare di informazioni anche contrastanti, semplicemente mi perdo..l'istinto, certo, e la sensibilità, possono dare una mano, ma l'esperienza di sicuro aiuta, ed io, quella, non ce l'ho...è per questo che cerco un vostro suggerimento...dopo, magari, la nebbia comincia a dipanarsi...
Grazie a te, Vanessa, per l'analisi semplificatrice...
e grazie a te, sorella Sole, per la regola che mi hai ricordato....
aspetto la tua analisi "divinatoria"
Grazie a te, Vanessa, per l'analisi semplificatrice...
e grazie a te, sorella Sole, per la regola che mi hai ricordato....
aspetto la tua analisi "divinatoria"

Re: 59.1.2.3.4>13
Ciao sorella Rydo
credo (ed è solo una mia sensazione, ma correggimi se sbaglio) che in questo caso tu non abbia bisogno di un'analisi divinatoria, ma piuttosto di capire le linee. L'analisi di Vanessa, secondo me, è eccellente, aggiungerei soltanto (ma è una mia mera sensazione e come tale prendila) che la terza linea, quella che recita in Wilhelm, 'egli dissolve il suo Io' può essere letta anche come un invito a non barricarti, ad aprirti, quindi abbandonare quella forma di egoismo protettivo, che però impedisce di vivere pienamente la vita. Ciao sorella 


Re: 59.1.2.3.4>13
Si, a volte un intervento semplificatore del linguaggio mi aiuta....sono ancora troppo legata ad una lettura "letterale" del testo....ma, se in altri casi, alla fine l'interpretazione mi era semplice, in questo caso, la sovrabbondanza di informazioni e il non sapere quale tecnica scegliere, mi ha mandato in confusione.Sole ha scritto:Ciao sorella Rydocredo (ed è solo una mia sensazione, ma correggimi se sbaglio) che in questo caso tu non abbia bisogno di un'analisi divinatoria, ma piuttosto di capire le linee. L'analisi di Vanessa, secondo me, è eccellente, aggiungerei soltanto (ma è una mia mera sensazione e come tale prendila) che la terza linea, quella che recita in Wilhelm, 'egli dissolve il suo Io' può essere letta anche come un invito a non barricarti, ad aprirti, quindi abbandonare quella forma di egoismo protettivo, che però impedisce di vivere pienamente la vita. Ciao sorella
Hai ragione, Vanessa, ma io leggo, leggo, analizzo tutte le informazioni preziosissime che mi date, e dimentico di lasciarmi andare, di leggere, con la testa sì, ma anche con il cuore, o l'istinto.
Ma sai una cosa? Fino ad ora il Libro è stato (quasi) sempre paziente con me, non mi ci ha mandato (a quel paese) se non una volta o due, mi ha preso per mano e consigliato amichevolmente.
In un caso, quello sì, mi ha bonariamente preso in giro.
Grazie del vostro aiuto, amiche mie, e abbiate anche voi un pochino di pazienza....
- Vanessa Passoni
- Messaggi: 491
- Iscritto il: 25 ott 2012, 12:38
- Località: Milano
Re: 59.1.2.3.4>13
Ciao ragazze. Infatti la mia risposta era un invito a definire in altri termini la tanto temuta risposta a più linee che "eh no eh! allora non ci caspico più niente".
Se si pensa invece che più linee sono una risposta con indicazioni strategiche e di percorso precise - quindi più accurate che è come avere un personal trainer della vita che a ogni step ci fa notare delle cose che ci portano a pensare - quando invece una risposta secca come "bellissimo/bruttissimo/forse", non solo è il più delle volte un'indicazione di massima, ma ci manda allo sbaraglio senza allenatore, il discorso cambia moltissimo. Non offendetevi se vi segnalo che questo misunderstanding nasce da un paradigma di base scorretto. Per gli occidentali Yi è un oracolo (e così come i tarocchi predice il futuro), ma un orientale sa bene che non è così. Yi non predice: Yi formula il mutamento che potenzialmente avverrà. E tutte le tecniche, tutte, cercano delle prove implicite negli algoritmi algebrici che è possibile ottenere dallo scambio delle linee fra esagrammi (ti è uscito questo? allora leggi il corrispettivo di; fai una moltiplicazione cosaà e leggi qui; prendi i numeri li sommi li dissezioni li unisci e li separi così etc etc etc), ma Yi lavora su algoritmi più grandi in cui l'entropia è l'ordine e per forza il momento osservato è il totale di tutti gli ingredienti (la nostra mente non può gestire l'infinito, quindi l'entropia, può però osservarne un pezzo per volta).
Perciò quando arriva una risposta a più livelli e si pone una domanda come "perchè sono sempre triste" ad esempio, l'uscita di più linee evidenzia le dinamiche legate allo stato di tristezza e come combatterne le cause. E se ci fate caso è molto letterale se si riflette sulle parole. E vi darò forse uno strano consiglio, ma usando Yi è molto comodo consultare un buon vocabolario di italiano e uno dei sinonimi. Cercare cioè i più significati che attribuiamo anche nella nostra lingua a parole come: nobile, perseveranza, ignobile, uomo, donna etc. Approfondire un po' di filosofia legata al Taoismo e a Yin/Yang (non è necessario leggere i tomi del taoismo e del confucianesimo, basta solo farsene un'idea e in rete ci sono tantissime informazioni) non fa male per orientarsi meglio, rende più facile la comprensione delle metafore e delle analogie (fornisce un'equazione con poche incognite cioè)
Uno dei lati di Yi che preferisco è proprio quando mi prende giro. Con Yi ho imparato a sdrammatizzare - ad essere molto meno egocentrica e drammatica - ma soprattutto a farmi un mucchio di risate. Se c'è un'espressione che si disegna spesso sulla mia faccia, nonostante tutti i casini del mondo, è il sorriso. Ma non quello indotto da uno stato di misticismo sfrenato perchè "tantoètuttoroseoperchèdioc'èemiamaealmassimochiedoall'iching", ma quello spontaneo perchè tanto è normale che il mondo vada così, le regole del gioco sono queste, inutile frignare perchè non si è d'accordo, meglio approfittare dell'occasione e giocare, la vita è una sola. E si vive adesso non domani! ciao ragazze!
Se si pensa invece che più linee sono una risposta con indicazioni strategiche e di percorso precise - quindi più accurate che è come avere un personal trainer della vita che a ogni step ci fa notare delle cose che ci portano a pensare - quando invece una risposta secca come "bellissimo/bruttissimo/forse", non solo è il più delle volte un'indicazione di massima, ma ci manda allo sbaraglio senza allenatore, il discorso cambia moltissimo. Non offendetevi se vi segnalo che questo misunderstanding nasce da un paradigma di base scorretto. Per gli occidentali Yi è un oracolo (e così come i tarocchi predice il futuro), ma un orientale sa bene che non è così. Yi non predice: Yi formula il mutamento che potenzialmente avverrà. E tutte le tecniche, tutte, cercano delle prove implicite negli algoritmi algebrici che è possibile ottenere dallo scambio delle linee fra esagrammi (ti è uscito questo? allora leggi il corrispettivo di; fai una moltiplicazione cosaà e leggi qui; prendi i numeri li sommi li dissezioni li unisci e li separi così etc etc etc), ma Yi lavora su algoritmi più grandi in cui l'entropia è l'ordine e per forza il momento osservato è il totale di tutti gli ingredienti (la nostra mente non può gestire l'infinito, quindi l'entropia, può però osservarne un pezzo per volta).
Perciò quando arriva una risposta a più livelli e si pone una domanda come "perchè sono sempre triste" ad esempio, l'uscita di più linee evidenzia le dinamiche legate allo stato di tristezza e come combatterne le cause. E se ci fate caso è molto letterale se si riflette sulle parole. E vi darò forse uno strano consiglio, ma usando Yi è molto comodo consultare un buon vocabolario di italiano e uno dei sinonimi. Cercare cioè i più significati che attribuiamo anche nella nostra lingua a parole come: nobile, perseveranza, ignobile, uomo, donna etc. Approfondire un po' di filosofia legata al Taoismo e a Yin/Yang (non è necessario leggere i tomi del taoismo e del confucianesimo, basta solo farsene un'idea e in rete ci sono tantissime informazioni) non fa male per orientarsi meglio, rende più facile la comprensione delle metafore e delle analogie (fornisce un'equazione con poche incognite cioè)

Uno dei lati di Yi che preferisco è proprio quando mi prende giro. Con Yi ho imparato a sdrammatizzare - ad essere molto meno egocentrica e drammatica - ma soprattutto a farmi un mucchio di risate. Se c'è un'espressione che si disegna spesso sulla mia faccia, nonostante tutti i casini del mondo, è il sorriso. Ma non quello indotto da uno stato di misticismo sfrenato perchè "tantoètuttoroseoperchèdioc'èemiamaealmassimochiedoall'iching", ma quello spontaneo perchè tanto è normale che il mondo vada così, le regole del gioco sono queste, inutile frignare perchè non si è d'accordo, meglio approfittare dell'occasione e giocare, la vita è una sola. E si vive adesso non domani! ciao ragazze!

Re: 59.1.2.3.4>13
Ciao Vanessa, concetto afferrato! Per quanto mi riguarda il termine 'divinatorio' lo intendo in questo modo: il Libro dà quelle che sono le 'energie' in corso e che potrebbero portare ad una situazione e le linee degli esagrammi descrivono la situazione a cui si arriverà se io attivo o seguo il consiglio di quella linea. In merito al tuo consiglio di consultare i sinonimi di alcuni termini ricorrenti già lo faccio, lo faccio anche con il nome degli esagrammi. Non sempre, però, mi si chiarisce il panorama. Inoltre, io non mi offendo affatto, ma faccio tesoro delle tue parole 

- Vanessa Passoni
- Messaggi: 491
- Iscritto il: 25 ott 2012, 12:38
- Località: Milano
Re: 59.1.2.3.4>13
Sì Sole, il processo è come lo hai descritto tu.
Pensa che in oriente esistono libri che si limitano ad elencare tutti gli aggettivi qualificativi di Yin, di Yang, del Drago, del nobile, degli elementi (loro ne considerano 5 perchè in qualche modo ripetono la terra due volte inserendo l'elemento metallo), etc etc etc. Praticamente compilavano liste di idee qualitative associate ai cicli e agli esagrammi. La figura del nobile si analogizza chiaramente a quella dell'occidentale cavaliere, ma se un cavaliere parte spesso per immolarsi in una guerra (egli è cioè la vittima sacrificale che sacrifica a sua volta) ordinatagli da Dio, la figura del nobile invece si basa su ben altre cose.
Le doti morali (quindi la perseveranza, l'umiltà, l'etica etc); le doti fisiche (un corpo allenato e curato); lo stile (il modo in cui si presenta: educato, cortese, riservato, anche un po' misterioso, non dice mai tutto, anzi parla poco); l'addestramento (è un generale quindi conosce l'arte del combattimento e della strategia); le doti mentali (la lucidità, la chiarezza, la razionalità, l'intuizione etc); gli obiettivi (il bene comune, il raggiungimento di armonia generale etc) e qualunque altra cosa ti venga in mente. Sicuramente tutto tranne che salire a cavallo e andare in palestina alla cerca del santo graal ;D
Pensa che in oriente esistono libri che si limitano ad elencare tutti gli aggettivi qualificativi di Yin, di Yang, del Drago, del nobile, degli elementi (loro ne considerano 5 perchè in qualche modo ripetono la terra due volte inserendo l'elemento metallo), etc etc etc. Praticamente compilavano liste di idee qualitative associate ai cicli e agli esagrammi. La figura del nobile si analogizza chiaramente a quella dell'occidentale cavaliere, ma se un cavaliere parte spesso per immolarsi in una guerra (egli è cioè la vittima sacrificale che sacrifica a sua volta) ordinatagli da Dio, la figura del nobile invece si basa su ben altre cose.
Le doti morali (quindi la perseveranza, l'umiltà, l'etica etc); le doti fisiche (un corpo allenato e curato); lo stile (il modo in cui si presenta: educato, cortese, riservato, anche un po' misterioso, non dice mai tutto, anzi parla poco); l'addestramento (è un generale quindi conosce l'arte del combattimento e della strategia); le doti mentali (la lucidità, la chiarezza, la razionalità, l'intuizione etc); gli obiettivi (il bene comune, il raggiungimento di armonia generale etc) e qualunque altra cosa ti venga in mente. Sicuramente tutto tranne che salire a cavallo e andare in palestina alla cerca del santo graal ;D