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13.3.6 - 17

Inviato: 12 gen 2013, 20:23
da Ribbon
Ciao,
mi è piaciuta talmente tanto la domanda di Rydo che ho voluto chiedere anche io ;) ,visto che un qualcosa che mi interessa sapere.
Cosa devo fare per diventare grande? 13.3.6 - 17
Penso che ci voglia tempo,un evoluzione ma con molta pazienza.Noto diffidenza in qualcosa.
Seguire aspettando il momento giusto.
Che ne pensate?
grazie

Re: 13.3.6 - 17

Inviato: 12 gen 2013, 23:07
da Vanessa Passoni
Ciao Ribbon, premesso che la mia è una lettura simbolica e quindi oggettiva, ecco cosa si può evincere dal tuo lancio.

Il 13 è il segno che rappresenta i rapporti affettivi umani, quindi non solo quelli sentimentali, ma anche e soprattutto quelli legati alla famiglia, l'amicizia, la casta, la tribù d'appartenenza (la seconda linea) etc. La linea che rappresenta il fulcro del segno è chiaramente la quinta, laddove l'incontro fra esseri umani non solo è dettato da leggi esterne, vuoi karmiche vuoi sociali, ma quanto da un profondo rapporto interiore che le accomuna. Questo sentimento può espletarsi in una vita, in altri casi invece può durare solo un periodo di tempo limitato (questa è la legge del ciclo nascita/vita/morte nessuno sa quanto durerà e perchè) e comunque sia, sarà un tempo di grande gioia di cui non ci si pentirà mai d'aver vissuto e avuto. Una grande esperienza quindi, di quelle che segnano, e non necessariamente volto all'idea di una storia d'amore. Se d'amore in questa linea si parla è proprio quello più spirituale.

La terza linea delinea una situazione in cui, invece di accettare un confronto aperto, ci si nasconde agli occhi dell'altro per evitare il combattimento. Questo altro non è necessariamente un attore esterno, può anche essere una nostra richiesta interiore a cui non prestiamo orecchio nonostante ripetuti segnali. In questa situazione si verifica anche un'altra dinamica. Questa resistenza interiore, questo nascondersi, viene percepito dagli altri come un attacco e quindi a loro volta provano diffidenza incrementando i malintesi e le possibili separazioni. Questa linea consiglia quindi di prendere una decisione e di scegliere di combattere alla luce del sole per ciò in cui crediamo senza tendere tranelli agli altri. Ci cadremmo dentro per primi.

La sesta linea parla dell'ultimo grado dei rapporti umani, quello cioè rivolto ai semplici conoscenti (mi viene sempre in mente una striscia degli Sturntruppen di Bonvi, la cui battuta era: Altolà! chi va là? Amici o nemici? - Semplici conoscenti! hahahahahhaaaaaa :lol: ). Quando si frequenta il mondo, la gente che si incontra tutti i giorni ma che non fa parte delle nostre cerchie famigliari, è sempre bene essere riservati. Questo non significa essere scortesi, ma considerare che non è il modo adatto per entrare in comunione con "l'altro estraneo da sè". In pratica il consiglio suggerito, anche verso ciò che di noi si conosce ancora poco, è quello di vivere le cose con più distacco e meno emotività.

Il 17 è il segno che rappresenta un movimento che ne segue un altro, un movimento che accomuna e avvicina e in cui è bene essere perseveranti, senza troppa fretta e con pudore. :geek:

ciao ribbon! :)

Re: 13.3.6 - 17

Inviato: 13 gen 2013, 13:35
da Ribbon
wow :o che spiegazione.Grazie,Vanessa.C'è molto materiale sul quale riflettere.

Re: 13.3.6 - 17

Inviato: 13 gen 2013, 18:15
da Rydo
Leggendo l'esagramma 13, mi è venuto spontaneo pensare che sia un invito del libro ad aprirsi maggiormente agli altri, all'amicizia, alla solidarietà, all'unione. Che la diffidenza che noti sia il tuo atteggiamento naturale?

Anche l'esagramma risultante, Il seguire, è, come dice Vanessa, un invito ad un movimento che accomuna ed avvicina. In particolare la terza linea dice Chi si lega all'adulto (cioè supera la sua diffidenza per aprirsi agli altri) perde il bambino (cioè cresce).

Come sai, io non sono esperta, nè studiosa, nè tecnica...ho anche poca esperienza.

Ma ho accettato volentieri l'invito di sennin di dare il mio contributo, e quindi mi perdonerai, se ho preso una cantonata colossale.

Re: 13.3.6 - 17

Inviato: 13 gen 2013, 19:29
da Ribbon
Ciao Rydo,ci mancherebbe grazie per il tuo contributo.Tutto serve per riflettere.
Certamente una diffidenza di base c'è,è insita nel mio carattere ...e anche per episodi di vita non di certo positivi.