
17.1>45
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- di fornire un feedback a posteriori, se possibile.
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- di argomentare quello che scrivi e ricondurlo sempre alla tua personale sensibilità;
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Re: 17.1>45
Io non sono esperta e vi dico che è molto interessante leggere le vostre spiegazioni e opinioni 

Re: 17.1>45
grazie a Vanessa e grazie a Fabio per le loro risposte.
Non posso dire, Vanessa, di avere del tutto capito la tua spiegazione sui cicli del tempo. La rileggerò con calma.
Sono invece sicura al 100% di non avere capito il metodo di Fabio
, ma mi sembra che tu, nella tua lettura, abbia colto una cosa che la mia amica mi aveva accennato, e cioè che, se la scelta sarà fatta, il cambio di orario non potrà avvenire prima di luglio, per impegni familiari preesistenti che non si concilierebbero col nuovo orario lavorativo.
In ogni caso, l'aumento retributivo è inferiore a quello che la mia amica ipotizzava, intorno ai 180 euro, cosa che rende la scelta meno appetibile.
Visto che la variabile principale è cambiata, è, secondo voi, il caso di fare un nuovo lancio?
Non posso dire, Vanessa, di avere del tutto capito la tua spiegazione sui cicli del tempo. La rileggerò con calma.
Sono invece sicura al 100% di non avere capito il metodo di Fabio


In ogni caso, l'aumento retributivo è inferiore a quello che la mia amica ipotizzava, intorno ai 180 euro, cosa che rende la scelta meno appetibile.
Visto che la variabile principale è cambiata, è, secondo voi, il caso di fare un nuovo lancio?
Re: 17.1>45
Hai ragione Rydo.
Mi sa proprio che non sono competente in materia di sintesi e di argomentazione 'on-lined'.
Poichè non riesco a rinunciarci (alla mia incompetenza) al momento continuerò così, a scrivere un poco a vanvera (per chi legge).
Spero di poter cambiare, perchè comunicare è importante, anche in un contesto come questo che normalmente 'esige' partecipazione più agevole (e non per questo meno ricca).
Mi cito da solo...nella parte che ritengo più significativa:
Ritengo che quelle 'foto' siano approssimazioni e proiezioni abbastanza attendibili del significato e del valore che noi attribuiamo alle forze che sembrano muoverci, oggi.
Di cosa parlano quelle 'foto'?
Mi sa proprio che non sono competente in materia di sintesi e di argomentazione 'on-lined'.
Poichè non riesco a rinunciarci (alla mia incompetenza) al momento continuerò così, a scrivere un poco a vanvera (per chi legge).
Spero di poter cambiare, perchè comunicare è importante, anche in un contesto come questo che normalmente 'esige' partecipazione più agevole (e non per questo meno ricca).
Mi cito da solo...nella parte che ritengo più significativa:
C'è un esercizio 'narrativo' che mi piace molto, si chiama 'foto dal futuro', e consiste nel immaginare uno o più fotogrammi che ci ritraggono in momenti diversi della giornata, della settimana, del mese, del periodo 'futuri'.Così questa situazione, alla luce del Gua Qi, sembra tutta proiettata in un futuro, di cui il 15, il momento del lancio, ne costituisce la base, il cardine, il centro d'equilibrio.
E' una scelta rischiosa che al livello di forze in gioco amplifica il motivo del lancio e sembra 'ritornare' l'appoggio al mittente, unicamente sulle spalle e sulla forza di chi dovrà decidere.
La lettura che farei (e che purtroppo non posso fare per motivi di tempo) vedrebbe così al centro l'analisi della forza del soggetto a sostenere nel medio periodo (un semiciclo perfetto) una scelta così impegnativa, che pure appare favorevole.
Questa forza come è immaginabile, può attivarsi in situazioni di 'pericolo' ma questa attivazione può anche trarre in inganno, se non si possiedono poi le risorse per sostenerla.
L'esgramma 17, alla prima linea e l'esagramma 45, pongono infatti delle condizioni al successo.
Ritengo che quelle 'foto' siano approssimazioni e proiezioni abbastanza attendibili del significato e del valore che noi attribuiamo alle forze che sembrano muoverci, oggi.
Di cosa parlano quelle 'foto'?
Re: 17.1>45
Io credo che la persona in questione non sia molto motivata a questo cambio: la paura, che il compagno possa perdere il lavoro, l'ha spinta a considerare seriamente la cosa.
Ma la motivazione sta scemando, ora che ha saputo che il miglioramento economico sarebbe molto relativo.
Quindi se mi chiedi come vede il futuro, non credo che questo cambiamento la entusiasmi...ma, se si deve fare, sifa.
Come dicevo all'inzio, non si è scelto di chiedere se il posto di lavoro del marito è in pericolo, ma la causa della decisione è solo quella.
se il pericolo non ci fosse, la scelta non si porrebbe.
Ma la motivazione sta scemando, ora che ha saputo che il miglioramento economico sarebbe molto relativo.
Quindi se mi chiedi come vede il futuro, non credo che questo cambiamento la entusiasmi...ma, se si deve fare, sifa.
Come dicevo all'inzio, non si è scelto di chiedere se il posto di lavoro del marito è in pericolo, ma la causa della decisione è solo quella.
se il pericolo non ci fosse, la scelta non si porrebbe.
Re: 17.1>45
Comprendo certamente.
Perché ci convinciamo che passare per una tortura 'necessaria' sia meglio che astenersene? Dove è scritto?
Quali tensioni posso far sopportare al mio corpo intero, in nome di 180,00 mensili?
Di nuovo comprendo che i denari muovano molte energie come molte paure. Il discorso è fatto e rifatto.
Ad oggi io possiedo esattamente quella cifra nel mio conto in banca.
Sono molto impaurito.
Ma non è la paura (del denaro) a guidarmi nella ricerca di clienti o semplicemente di un impiego più o meno temporaneo.
Io non bevo per fare pipì.
Anzichè il denaro, cerco di essere obiettivo (per quanto ciò possa aver valore) sia riguardo al mio passato (che mi ha condotto qui), sia relativamente al mio futuro (che qui può essere generato o almeno accolto).
Questa obiettività mi consente di trovare la motivazione a un qualsiasi impegno (lavapiatti ad esempio) senza che le mie paure entrino in gioco (in questo).
La mia scelta, quale essa sia, non spremerà il mio corpo. Non lo torturerà.
Ciò non vuol dire che non soffrirò. Ma che saprò almeno sostenere la mia sofferenza.
Non delego questa abilità a nessuno, tanto meno a un pezzo di carta inchiostrata millenaria.
Perché ci convinciamo che passare per una tortura 'necessaria' sia meglio che astenersene? Dove è scritto?
Quali tensioni posso far sopportare al mio corpo intero, in nome di 180,00 mensili?
Di nuovo comprendo che i denari muovano molte energie come molte paure. Il discorso è fatto e rifatto.
Ad oggi io possiedo esattamente quella cifra nel mio conto in banca.
Sono molto impaurito.
Ma non è la paura (del denaro) a guidarmi nella ricerca di clienti o semplicemente di un impiego più o meno temporaneo.
Io non bevo per fare pipì.
Anzichè il denaro, cerco di essere obiettivo (per quanto ciò possa aver valore) sia riguardo al mio passato (che mi ha condotto qui), sia relativamente al mio futuro (che qui può essere generato o almeno accolto).
Questa obiettività mi consente di trovare la motivazione a un qualsiasi impegno (lavapiatti ad esempio) senza che le mie paure entrino in gioco (in questo).
La mia scelta, quale essa sia, non spremerà il mio corpo. Non lo torturerà.
Ciò non vuol dire che non soffrirò. Ma che saprò almeno sostenere la mia sofferenza.
Non delego questa abilità a nessuno, tanto meno a un pezzo di carta inchiostrata millenaria.