allora intanto devo correggere una mia affermazione,sono andato a rileggere,è vero che anche il trattato parla degli "spiriti" ma non è li che si afferma che per i Cinesi sono sntità sottili a rispondere,l'affermazione è invece di jung ed è contenuta nella prefazione,in sintesi dopo aver spiegata la sincronicità e come il momento preso in esame contiene in se i semi e gli sviluppi,aggiunge che per i cinesi il problema non si pone,le risposte vengono da entità spirituli,gli shenn,che insieme formano l'anima del libro...ovviamente non bisogna prendere il discorso alla lettera,io ho trovato in web questa traduzione di jung,ma le parole usate nella versione adelphi sono leggermente diverse,il succo però non cambia:
La suesposta argomentazione non è mai venuta in mente, si capisce, a nessun cinese. Al contrario, secondo l’antica tradizione sono degli “agenti spirituali” operanti in modo misterioso quelli che fanno dare una risposta sensata agli steli di millefoglie (essi sono scienn, cioé di carattere spiritico). Queste potenze formano, quasi, l’anima vivente del Libro.
jung evidentemente li concepiva come spiriti in senso occidentale,individuali,e dice che nell'insieme formano l'anima del libro,anche lui afferma dunque che è qualcosa di sopraindividuale(ma in modo piuttosto semplicistico,bisognerebbe vedere le traduzioni ecc.)...a ben vedere però non serve neanche questa forzatura,gia andando su wikipedia la definizione di shen è simile a quella di Guenon nelle influenze erranti:
Lo shén è lo spirito divino che scende sull'uomo e nell'uomo, fino a farne parte. Non a caso, la sua dimora d'elezione è il cuore (心, xīn), identificato nella medicina cinese con l'Imperatore, il collegamento principale tra Terra e Cielo e supremo comandante di tutte le funzioni fisiche ed intellettive del corpo[2]. Dal cuore, le sue emanazioni governano gli altri quattro organi zang: polmoni, fegato, milza e reni.
ora,si dice che dimori nel cuore,nel vedanta (vedasi raphael,maharshi ecc.)il cuore è la sede del SE,dell'atman,quindi forse qui si ha una doppia valenza del concetto di shen,spiriti individuali ma anche la parte spiritica e divina dell'uomo,l'equivalente del nous degli gnostici...vista così come direbbe maharshi "il mistero delle risposte dei ching è il mistero del Se"...tutto viene dall'uno che si manifesta in mille forme,anche Crowley diceva che se alcune tecniche divinatorie erano meno affidabili,le risposte potevano venire da larve o essere volutamente fuorvianti ecc. questo coi ching ciò è impossibile proprio per il fatto che le risposte vengono da un piano elevato e nessuna larva o entità maleintenzionata potrà interferire...tutto questo solo per dire che volevo arrivare proprio qua,jung vede credo gli shen come individuali,ma capisce che l'anima del libro è formata dall'insieme degli shen,ma non è neanche del tutto così,sarebbe come dire che Brahman è formato dall'insieme di tutti gli atman individuali,la cosa non ha senso,atman e e brahman o se sono la stessa cosa,si dice che dimori nel cuore ma sono simboli,il se è il tutto e non può essere contenuto o ne deriverebbe che il contenitore sia più grande del se stesso....so che il discorso è astruso,ma credo che con qualche nozione di metafisica il concetto sia chiaro,la risposta viene dal piano spirituale più elevato.....viene dal puro spirito,dal nous,quindi la frase analizzata risulta quantomai vera:
Il meccanismo è quello di azione-reazione: la domanda crea uno stimolo a cui l'universo intero risponde meccanicamente per reazione.
più che di intero universo si potrebbe addirittura parlare di intera esistenza.....
Le risposte che riceviamo, sappiamo invece esattamente da dove provengono: dall'uomo.
sono d'accordo,il Se è la vera natura dell'uomo e di tutta la creazione,dunque la contraddizione è solo apparente...
Ecco cosa dice a proposito degli spiriti (ora sì nuovo campo da dibattere) il DaZhuan: "ciò che lo Yin/Yang non può sondare sono gli spiriti" [Wilhelm: Ciò che in esso non può essere misurato con il chiaro e lo scuro, si chiama spirito. DaZhuan, parte I, cap.V, §9] perché "lo spirito non è legato a nessun luogo" [cap.IV, §4] dove Wilhelm aggiunge: "Queste categorie sono nella mente dell'uomo ..etc"
ovviamente ying e yang non possono sondare gli spiriti o si dovrebbe dire lo spirito,ying e yang sono nella dualità,il se,brahman tao ecc. è oltre,è la non dualità,è oltre ying e yang,è oltre la creazione ed il mondo manifesto,dunque anche questo conferma ciò che sto dicendo...lo spirito è oltre la dualità,per scoprire l'atman o "illuminarsi" bisogna andare oltre l'ego e oltre l'individualità,oltre la dualità dunque ancora oltre ying e yang(mi viene in mente il monte,il 52)...lo spirito non è legato ad alcun luogo,come dicevo porlo nel cuore o altrove infatti è puramente simbolico,e quando whilelm dice queste categorie sono nella mente dell'uomo dice qualcosa di sacrosanto..è il problema ad esempio della diatriba tra buddismo e induismo su atman che si reincarna,la confusione viene dal fatto che il termine atman viene usato come individuale,ma atman è il se,immutabile,non limitato,come si dice del tao "il tao che può essere detto non è il vero tao"...
credo che è vero che affrontare la cosa dal punto di vista metafisico sia pericoloso,un pò come oggi è pericoloso parlare di astrale,piani ecc. e metterli in relazione a fisica quantistica ecc. nasce solo confusione,ma interpretare i ching dal punto di vista tradizionale non credo che lo sia,anzi,credo sia l'unico modo per comprendere realmente...non dimentichiamo che i concetti del taoismo (di cui il tao the king è la masisma espressione)sono assolutamente fedeli alla vera tradizione e c'è una incredibile corrispondenza con quelli del vedanta...infondo chi fece il libro era forse uno sciamano,uomo spirituale insomma in qualunque modo vigliamo chiamarlo...
spero di non aver creato confusione o avervi annoiato,io trovo molto coerente il discorso che è emerso....grazie comunque delle risposte!!:)