Perché invece di chiedere all'I Ching non gli rispondiamo?

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Iking
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Perché invece di chiedere all'I Ching non gli rispondiamo?

Messaggio da Iking »

Ho appena finito la mia prima intelligenza artificiale basata sull'I Ching, essendo anche un programmatore mi sono sempre chiesto come integrare al meglio l'I Ching con l'informatica visto che è scritto in codice binario e quindi perfetto per essere tradotto, anzi a dir la verità se sono 14 anni che studio il libro dei mutamenti è proprio perché era scritto con la matematica binaria, poi in seguito avrei scoperto che anche in antico Egitto era usata dai commercianti ma questa è un'altra storia, per tornare alla mia domanda : come integrare al massimo l'I Ching con l'informatica? Allora ho pensato alle teorie della sincronicità di Jung, mi sono detto se la sincronicità esiste in entrata, allora deve esistere anche in uscita, così ho creato una semplice esperienza che consiste nel chiedere all'utente di pensare a qualcosa del suo passato e poi rispondere a delle domande, ad ogni esperienza è legato un esagramma che viene descritto in maniera inconsapevole dall'utente, se la teoria della sincronicità di Jung, e gli shin dell'I Ching funzionano con i numeri random, allora in poco tempo questa diventerà la base di una coscienza collettiva legata agli archetipi del libro e quindi potrà aiutare le persone a capire meglio l'I Ching ma soprattutto permetterà studi statistici mai eseguiti sin ora, neanche negli Stati Uniti è stato fatto niente del genere. Per il funzionamento dell'IA mi sono basato sui principi guida della famosa app Akinetor.

Mi piacerebbe conoscere le vostre idee a riguardo.
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