Io neanche conosco te e rivolgo l'attenzione alle parole che usi. E questa volta non ho capito il senso del tuo commento. Il mio 'in fondo' significava 'semplicemente' quello che è evidente: cioè che ho continuato a pensare a quella luna quasi piena e ho pensato che l'idea del non riempire fino all'orlo (appunto il 9 del Tao te ching di Lao Tsu: a quello mi riferivo) poteva adattarsi al concetto. Quindi, col mio commento, semplicemente rilanciavo la discussione. Vi apportavo una mia personale riflessione. Ma evidentemente ci deve essere stato un qualche fraintendimento tra noifgalassi ha scritto:Se io fossi il timoniere e il tuo ultimo post, il vento, io cercherei di correggere la rotta,
perchè non avvertirei più 'forza' (la forza che aveva stimolato il mio viaggio in mare aperto).
C'è in quello che dici un poco di 'luna quasi piena', nel senso riportato al 9.6
In particolare quel "se infondo...semplicemente".
In che senso 'se infondo'?
Perchè poi 'semplicemente'?
Ecco, 'in fondo' non è una critica, 'semplicemente' una riflessione sulle forme e sui venti.
Io, Sennin185, non ti conosco. Non sò assolutamente nulla di te.
Rispondo scrivendo ad altre parole che appaiono sul mio schermo.
E per quanto mi riguarda, sono solo queste a cui rivolgo l'attenzione.
Quando la luna è quasi piena
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Re: Quando la luna è quasi piena
Re: Quando la luna è quasi piena
Ciao Sennin185.
Ho generato anche io il 'fraintendimento'.
Avrei semplicemente potuto chiederti il significato dei due termini di cui sopra senza apportare altro.
Perchè invece mi era sembrato tu volessi chiudere la conversazione.
Intanto ti ringrazio per la disponibilità al chiarimento.
Ho generato anche io il 'fraintendimento'.
Avrei semplicemente potuto chiederti il significato dei due termini di cui sopra senza apportare altro.
Perchè invece mi era sembrato tu volessi chiudere la conversazione.
Intanto ti ringrazio per la disponibilità al chiarimento.
Re: Quando la luna è quasi piena
Non chiudevo affatto la conversazione: la rilanciavo! Buone feste Galassifgalassi ha scritto:Ciao Sennin185.
Ho generato anche io il 'fraintendimento'.
Avrei semplicemente potuto chiederti il significato dei due termini di cui sopra senza apportare altro.
Perchè invece mi era sembrato tu volessi chiudere la conversazione.
Intanto ti ringrazio per la disponibilità al chiarimento.

- Aulentissima
- Messaggi: 280
- Iscritto il: 23 ott 2012, 12:30
Re: Quando la luna è quasi piena
Posso aggiungere qualcosa dal punto di vista dell'astrologia classica, che traeva ogni suo auspicio da una concezione ciclica del tempo e dall'osservazione dei fenomeni luminosi celesti.sennin185 ha scritto:tre esempi di luna quasi piena: sei al quarto posto del 61, sei al quinto posto del 54, nove sopra del 9. Cosa rappresenta la luna quasi piena, a prescindere dalla tradizionale interpretazione di Wilhelm? qualcuno ne sa di più? Ho letto qualcosa in passato (non ricordo però purtroppo la fonte) su antichi culti 'al femminile' che sarebbero quindi il riferimento a questa luna quasi piena. Qualcuno mi sa dire di più? grazie!
Il ciclo lunisolare, ovvero la fenomenologia luminosa del rapporto del nostro satellite con la nostra stella di riferimento, era scandito in diversi momenti, diversi sia quantitativamente che qualitativamente ma i giorni di tutto il periodo che va dal primo apparire della falce crescente erano considerati favorevoli in modo progressivo fino al loro culminare, appunto, ai giorni della luna "quasi piena" . Favorevoli in primo luogo per la manifestazione della vita nelle sue espressioni di fecondità e abbondanza, crescita e fortuna. Non appena la luna si poneva diametralmente opposta al sole, era imminente la sua diminuzione e pertanto il suo sfavore. I giorni subito dopo la luna piena erano detti di "repulsione", come se il Sole, sdegnato dall'arroganza della Luna, l'abbandonasse al suo destino che così declinava fino al successivo sinodo. La fenomenologia luminosa rispecchiava una realtà fisica terrena: gli astrologi parlavano di un'infinità di principii attivi liberati nell'emiciclo crescente, gli agricoltori constatavano risposte vegetative più rapide e facili, i pescatori insegnavano di pesche più abbondanti, etc. etc. In realtà il tessuto culturale era fatto di questo tipo di sapere.
Re: Quando la luna è quasi piena
Grazie Aulentissima. Interessantissimo. Mi pare quindi di capire che il concetto del 'quasi' pieno, ritorna in molte discipline e filosofie...Aulentissima ha scritto:Posso aggiungere qualcosa dal punto di vista dell'astrologia classica, che traeva ogni suo auspicio da una concezione ciclica del tempo e dall'osservazione dei fenomeni luminosi celesti.sennin185 ha scritto:tre esempi di luna quasi piena: sei al quarto posto del 61, sei al quinto posto del 54, nove sopra del 9. Cosa rappresenta la luna quasi piena, a prescindere dalla tradizionale interpretazione di Wilhelm? qualcuno ne sa di più? Ho letto qualcosa in passato (non ricordo però purtroppo la fonte) su antichi culti 'al femminile' che sarebbero quindi il riferimento a questa luna quasi piena. Qualcuno mi sa dire di più? grazie!
Il ciclo lunisolare, ovvero la fenomenologia luminosa del rapporto del nostro satellite con la nostra stella di riferimento, era scandito in diversi momenti, diversi sia quantitativamente che qualitativamente ma i giorni di tutto il periodo che va dal primo apparire della falce crescente erano considerati favorevoli in modo progressivo fino al loro culminare, appunto, ai giorni della luna "quasi piena" . Favorevoli in primo luogo per la manifestazione della vita nelle sue espressioni di fecondità e abbondanza, crescita e fortuna. Non appena la luna si poneva diametralmente opposta al sole, era imminente la sua diminuzione e pertanto il suo sfavore. I giorni subito dopo la luna piena erano detti di "repulsione", come se il Sole, sdegnato dall'arroganza della Luna, l'abbandonasse al suo destino che così declinava fino al successivo sinodo. La fenomenologia luminosa rispecchiava una realtà fisica terrena: gli astrologi parlavano di un'infinità di principii attivi liberati nell'emiciclo crescente, gli agricoltori constatavano risposte vegetative più rapide e facili, i pescatori insegnavano di pesche più abbondanti, etc. etc. In realtà il tessuto culturale era fatto di questo tipo di sapere.
- Vanessa Passoni
- Messaggi: 491
- Iscritto il: 25 ott 2012, 12:38
- Località: Milano
Re: Quando la luna è quasi piena
Esatto Aulentissima e in questo approccio non c'è nulla di strano. Anche in occidente la semina e la pesca seguono la lunazione e, a seconda dei semi o dei pesci, ci si muove in un modo piuttosto che in un altro. Le coltivazioni dinamiche (o bio dinamiche che dir si voglia) ubbidiscono a questi principi e vengono riconosciute e regolate anche dallo stato italiano.Aulentissima ha scritto:Posso aggiungere qualcosa dal punto di vista dell'astrologia classica, che traeva ogni suo auspicio da una concezione ciclica del tempo e dall'osservazione dei fenomeni luminosi celesti.sennin185 ha scritto:tre esempi di luna quasi piena: sei al quarto posto del 61, sei al quinto posto del 54, nove sopra del 9. Cosa rappresenta la luna quasi piena, a prescindere dalla tradizionale interpretazione di Wilhelm? qualcuno ne sa di più? Ho letto qualcosa in passato (non ricordo però purtroppo la fonte) su antichi culti 'al femminile' che sarebbero quindi il riferimento a questa luna quasi piena. Qualcuno mi sa dire di più? grazie!
Il ciclo lunisolare, ovvero la fenomenologia luminosa del rapporto del nostro satellite con la nostra stella di riferimento, era scandito in diversi momenti, diversi sia quantitativamente che qualitativamente ma i giorni di tutto il periodo che va dal primo apparire della falce crescente erano considerati favorevoli in modo progressivo fino al loro culminare, appunto, ai giorni della luna "quasi piena" . Favorevoli in primo luogo per la manifestazione della vita nelle sue espressioni di fecondità e abbondanza, crescita e fortuna. Non appena la luna si poneva diametralmente opposta al sole, era imminente la sua diminuzione e pertanto il suo sfavore. I giorni subito dopo la luna piena erano detti di "repulsione", come se il Sole, sdegnato dall'arroganza della Luna, l'abbandonasse al suo destino che così declinava fino al successivo sinodo. La fenomenologia luminosa rispecchiava una realtà fisica terrena: gli astrologi parlavano di un'infinità di principii attivi liberati nell'emiciclo crescente, gli agricoltori constatavano risposte vegetative più rapide e facili, i pescatori insegnavano di pesche più abbondanti, etc. etc. In realtà il tessuto culturale era fatto di questo tipo di sapere.
- Aulentissima
- Messaggi: 280
- Iscritto il: 23 ott 2012, 12:30
Re: Quando la luna è quasi piena
Sì, Vanessa, nulla di strano, anzi. Di allora ci sono rimaste, come dici tu, alcune applicazioni pratiche mentre nell'antichità (più che per area geografica, la differenza sta tra mondo classico ovvero greco, bizantino, alessandrino e arabo e era moderna ovvero dal '700 in poi) le implicazioni erano anche filosofiche e religiose.