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esagramma 31 che muta in 63

Inviato: 18 mar 2018, 22:23
da giuseppina75
Buona sera, vorrei chiedere un confronto sul significato della mia consultazione.

L'argomento chiesto è abbastanza generale: la mia situazione esistenziale presente e come si svilupperà. L'esagramma 31 parla dell'influenzamento in qualche modo di un corteggiamento.
Da poco ho attraversato un grosso conflitto con il mio compagno, nonostante ci siamo resi conto che, il nostro essere individuale "sente" diversamente il modo di vivere una relazione, abbiamo, stiamo cercando di venirci incontro, ognuno accettando le proprie differenze.
Certo che rimane un'incertezza in tutto questo perchè non si sa, se queste differenze sono così profonde e, nonostante la volontà e il sentimento, siamo effettivamente compatibili. Sono circa 9 anni che siamo insieme, non abbiamo mai vissuto nella stessa casa e per motivi di lavoro di entrambe ci vediamo con una frequenza discontinua.
Ci sono state varie rotture, ma non siamo mai riusciti ad allontanarci veramente.
Comunque cosa curiosa la mia domanda ai Ching non era diretta alla relazione, ma più ad una questione generale, intima esistenziale.
Il grosso dubbio arriva con il 63, nel quale non capisco bene cosa sia già compiuto. Forse non voglio realizzare che la relazione è finita nonostante i tentativi, questo è il mio intimo esistenziale? Ma allora cosa centra l'esagramma 31 con linee mutanti la I e la IV?
Vedersi da vicino e da dentro è spesso un abisso, il lontano è nitido ma il "vicino" a volte non si vede.
Grazie intanto per l'attenzione

Re: esagramma 31 che muta in 63

Inviato: 21 mar 2018, 22:57
da fgalassi
Fra i vari significati e traduzioni che vengono proposte per l'esagramma n. 31 咸 xián mi cattura nel tuo caso l'idea dell'integrità, della completezza [Kroll, Hex.31, Dictionary of Classical and Medieval Chinese] (trascuro quindi la traduzione proposta da Wilhelm, come influenzamento, anche se la trovo connessa ugualmente, come leggerai).

In particolar modo il notevole conflitto che mi appare tra questa immagine (integrità/completezza) e il tuo scrivere di incertezze, di differenze, di compatibilità, ed in fine della magnifica immagine “il lontano è nitido ma il "vicino" a volte non si vede” che sembra correre bene a braccetto con il tuo scrivere di abissi e profondità.

In altre 'versioni' del testo, il carattere utilizzato è 欽 qīn che pur sviluppando un altro punto di vista, sembra ben completare il quadro, con l'idea di prudenza ma anche accuratezza, rispetto.

Se facessi un parallelo tra questo primo avvio e la 'situazione esistenziale' di cui tu domandi, direi che è piuttosto ricca ma anche sfidante.
Qualcuno ha scritto che 'a guardarsi dentro si corre il rischio di diventare ciechi'.

In particolar modo -ed è solo una mia riflessione- ritengo che il rischio di cecità negli abissi sia notevole quando nel condurci in questa incredibile avventura non accettiamo la solitudine (cioè la scoperta dell'integrità -comunque da comporre, metro dopo metro-) ma vogliamo o crediamo che sia necessario qualche compagno di viaggio.

A sostenere quanto scrivo, vedrei in aiuto entrambe le linee:
la 1a [咸其拇] dove l'alluce (拇) è tanto forza motrice quanto lontana dal 'centro', indicando quindi come ci sia un tentativo di integrare (咸) qualcosa di 'lontano';

la 4a linea in cui si accenna ad un procedere incerto/non-ordinato con il quale, appunto, si cerca di catturare l'altro in qualcosa che non è detto che gli appartenga (non per questo, l'altro-da-sé è in errore...).

[...] 憧憧往來,朋從爾思

incerto (憧憧) andare e venire (往來) , un amico (朋) segue il tuo pensiero (從爾思)

Forse, in questo caso, l'esagramma n. 63, che ruota in un certo senso intorno al 'guadare un fiume', indica una direzione che eventualmente si può prendere in due: non l'apnea abissale (quella è solo, ritualmente e preziosa, tua) ma l'attraversamento in orizzontale, i fatti della vita alla luce.

Grazie per l'occasione di lettura.

Re: esagramma 31 che muta in 63

Inviato: 23 mar 2018, 20:02
da giuseppina75
Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, la pietra che ha cambiato posto.
(José Saramago).

Gentile Fabio grazie, conservo la tua risposta preziosa/mente
Giuseppina