Yi Jing (I Ching) - Noi e il Mutamento

Ieri all'incontro mensile del gruppo di consultazione dell'I Ching di Torino, Mario ha chiesto delle prospettive del suo lavoro ottenendo
14.3,4,5 - 61.
Abbiamo valutato il responso è positivo ed al tempo stesso impegnativo.
Sarebbe lunga riportare tutta l'analisi di dettaglio, ma vorrei invece soffermarmi su ciò che è venuto fuori in relazione alla 3^ linea che ho trovato particolarmente interessante:

Nove al terzo posto significa:
Un principe ne fa offerta al figlio del cielo.
Un uomo piccino non sa fare questo.

Mario è un imprenditore e si trova in questo periodo in una crisi di crescita (che è il tema in generale delle terze linee) e deve far fronte ad un aumento dei carichi di lavoro imprevisto ed in controtendenza con la situazione economica generale, per cui probabilmente deve fare un salto organizzativo.
La linea evidenzia il dilemma fra il rimanere un "artigiano piccino" o darsi una struttura industriale (principesca).
In particolare è in gioco la possibilità di una grossa "offerta" (heng) commerciale ad un cliente importante (il figlio del cielo) che potrebbe fare da traino allo sviluppo della sua attività.
Anche il testo della sentenza, yuan heng, può essere letto come "offerta fondamentale".

Mi conferma l'utilità di considerare innanzitutto il senso letterale, più diretto e pratico dei responsi prima di buttarsi nelle interpretazioni "filosofiche" o "psicologiche".

Valter Vico ha scritto: ......................
Mi conferma l'utilità di considerare innanzitutto il senso letterale, più diretto e pratico dei responsi prima di buttarsi nelle interpretazioni "filosofiche" o "psicologiche".

la terza linea parla di due volti della stessa medaglia, umile sovrano e l'arrogante sovrano.
il senso della linea è che l'umile pur possedendo, deve restituire alla società ciò che ha avuto dalla stessa società.
l'offerta che lui deve fare è accettare la sfida che gli è stata proposta.
l'individuo avido tenderà al contrario ad assicurare ciò che ha ottenuto per se stesso.

riflessione personale: restituire alla società ciò ch'è stato a lui dato, che potrebbe essere la stessa fortuna imprenditoriale, restituendola, condividendola porterebbe a nuove assunzioni, crescita sua implica la crescita altrui.

il segno ha tre linee... ma il segno di riferimento resta comunque il 14. il 61 rappresenta la sua consapevolezza a voler raccogliere la sfida.

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riflessione personale: restituire alla società ciò ch'è stato a lui dato, che potrebbe essere la stessa fortuna imprenditoriale, restituendola, condividendola porterebbe a nuove assunzioni, crescita sua implica la crescita altrui.

il segno ha tre linee... ma il segno di riferimento resta comunque il 14. il 61 rappresenta la sua consapevolezza a voler raccogliere la sfida.

E' così.
Per completezza aggiungo che dalla discussione è emerso che Mario è uno "sgobbone" che ama il suo lavoro e che svolge spesso personalmente parte del lavoro tecnico. Da qualche tempo ha grosse difficoltà a programmare i carichi di lavoro perchè ultimamente, per l'andamento del mercato, a sua ditta riceve spesso ordinativi con scadenze di consegna roppo ravvicinate.
Inoltre questo ordine importante di cui si parlava riguarda aspetti tecnici che sono del suo settore specifico di attività, che gli interessano, ma sui quali non ha al momento competenza tecnica diretta, per cui deve necessariamente contare su altri specialisti (14.4).

Sia il 14 che il 61 hanno un centro vuoto, che "non agisce". La sfida di crescita è quella di far lavorare gli altri astenendosi dallo svolgere personalmente le mansioni tecniche.

Questo caso mi ha ricordato un mio caso personale di cui ho parlato qui: http://wiching.wordpress.com/interpreta ... -attivita/

per gao heng la terza è la linea che rivela l'esito della situazione... mutando il 14 diverrebbe il 38 che in questo caso rappresenta il pericolo insito nella situazione, ossia contrapporsi al giusto corso.

questo genere di imprenditori son quelli che fan ricca l'italia e la fan crescere... peccato che oggi la maggior parte son solo imprenditori di seconda e terza generazione... per la maggiore non rischiano... non sviluppano... non crescono; portan avanti solo ciò che altri han sudato.