Incrementare la vitalità 52.2,5 - 57

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Aulentissima
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Re: Incrementare la vitalità 52.2,5 - 57

Messaggio da Aulentissima »

Vero. Non è il luogo forse idoneo, anche se non è fuori tema parlare del distacco che Yi insegna e dei suoi effetti su di noi.
Anch'io ho sempre fatto e faccio un lavoro molto creativo, che mi nutre e che nutro da sempre. Ma più vado avanti con gli anni (ne ho 56 ) più il distacco dalle cose del mondo mi porta a interrogarmi non tanto sul mio lavoro - che è e rimane la mia passione - ma sugli effetti che questo distacco ha su di esso e sulle ispirazioni che lo animano.
Ciao.
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Valter Vico
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Re: Incrementare la vitalità 52.2,5 - 57

Messaggio da Valter Vico »

Grazie di cuore per i vostri contributi.

Credo sia interessante notare che nella tradizione taoista il saggio era detto "uomo della montagna", perchè nella tradizione alchemica si ritirava sui monti appunto per incrementare, in solitudine, la propria vitalità.
Il Vento è il "soffio" vitale, il Monte è la quiete. Solo nella quiete si possono "conservare i soffi" ed accrescere la propria vitalità.
E se prima ero fredda ed emotiva, adesso invece sono calda e distaccata.

Sono due ossimori...come si può essere freddi ed emotivi, come caldi e distaccati?
Ricordo, tanti anni fa, ho avuto il privilegio di avere un colloquio, nel parlatoio, divisi da una grata, con una suora di clausura.
Era calda, luminosa, partecipe, ma pacata e distaccata. Amorevole, compassionevole, ma non emotiva.
Nei suoi occhi brillava la luce dello Spirito. La passione che la bruciava, non le toglieva energia, ma anzi la infondeva agli altri.
Lei sosteneva, ed era evidente che aveva ragione, che nella sua reclusione, attraverso la preghiera, partecipava pienamente alla vita ed alla salvezza del mondo.

Distacco e calore, freddo e caldo, yin e yang, sono chiamati nel buddismo vuoto e compassione: il distacco è la consapevolezza che tutto è effimero, il calore è la partecipazione alla sofferenza del mondo.
Valter Vico, consultazioni e corsi di I Ching e Numerologia
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Aulentissima
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Re: Incrementare la vitalità 52.2,5 - 57

Messaggio da Aulentissima »

Infatti è proprio così: più si diventa "uomo della montagna", più si partecipa pienamente alla vita e alla salvezza del mondo, meno si sente la spinta a esprimere creativamente se stessi.
È quest'ultimo passaggio quello proposto da me in questa discussione, gli altri due sono già ben assodati. E rispetto a questo passaggio, la mia esperienza è che la mia creatività risente (o credo che risenta) dell'indubbio mio progressivo distacco che certo non è pari a quello dell' "uomo della montagna" ma è molto più grande del mio di vent'anni fa. Su questo mi interesserebbero opinioni.
L'ho posto anche perché credo che qui si coglie molto della differenza tra oriente e occidente (nel concetto di arte, voglio dire): in occidente essa è da raggiungere attraverso una ricerca che privilegia l'individuo; in oriente l'arte è da raggiungere attraverso una disciplina che privilegia il canone. Non a caso. Quindi il problema riguarda noi occidentali, eccome.
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Vanessa Passoni
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Re: Incrementare la vitalità 52.2,5 - 57

Messaggio da Vanessa Passoni »

Non sono d'accordo sul sentire meno il desiderio di esprimersi creativamente, in realtà tutto diventa creatività e energia, eppure le cose sono molto diverse. Quando Yi parla della scelta fra l'eroe e il santo nascosto si riferisce a questo, ma non tutti hanno il permesso di allontanarsi dal mondo per progredire da soli, a molti è chiesto di rimanere in mezzo agli uomini e lavorare con loro. Questo però non significa che il caldo distacco non lo si possa raggiungere. E' uno stato interiore e alcuni ci arrivano anche senza scelte estreme. Sono convinta che a questo mondo sia tutto possibile, basta seguire la nostra indole e non smettere mai di cercare. In un convento di clausura, o su un'alta ed isolata montagna, una persona come me diventerebbe presto triste e malinconica... ciao! :)
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Valter Vico
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Re: Incrementare la vitalità 52.2,5 - 57

Messaggio da Valter Vico »

L'eremita o la suora di clausura compiono scelte estreme, ma in generale ritirarsi dal mondo è un momento necessario per poi ritornare (Gesù e Buddha hanno fatto così...).

Mi viene in mente che, nell'alchimia taoista, l'adepto "concepisce" nella quiete il proprio "embrione immortale", il Dan, accumulando energia nel centro del corpo, il Dan Tien.
Avete notato che il Creativo è l'esagramma del Cielo Posteriore dell'Arresto? (Mentre il Ricettivo è quello del Vento.) Come possiamo interpretare ciò? La Quiete genera la Creatività e la Creatività agisce nel mondo concreto.
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Vanessa Passoni
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Re: Incrementare la vitalità 52.2,5 - 57

Messaggio da Vanessa Passoni »

Beh questo è ovvio e consequenziale, non posso nemmeno affermare che me ne sono totalmente sottratta visto dove vivo e le scelte che ho fatto negli anni. Sicuramente cerco quiete e serenità, soprattutto silenzio e poche interferenze, ma questo è uno stato che interrompo quotidianamente per mischiarmi agli altri. Vero è che passo molto tempo da sola e lo vivo come un bisogno fisico. :)
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Aulentissima
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Re: Incrementare la vitalità 52.2,5 - 57

Messaggio da Aulentissima »

Sì, mi risuona in qualche modo il discorso sulla scelta tra l'eroe e il santo nascosto. Finora indubbiamente la mia è stata la strada dell'eroe (nella mia modestissima proporzione), forse ora sto assistendo a un cambiamento della mia natura. Mentre prima anch'io mi ritraevo comunque ma poi tornavo per affermarmi ideando (creando), ora oltre a ciò ho desiderio di allontanarmi sempre più dal mondo materiale e penetrare in altre sfere. E di conseguenza perdo un po' di interesse per l'altra strada, finora percorsa. Insomma, un dualismo c'è.
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Vanessa Passoni
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Re: Incrementare la vitalità 52.2,5 - 57

Messaggio da Vanessa Passoni »

Qualche anno fa ho incontrato Amma, la religiosa indiana che abbraccia le persone e gli dice ti voglio bene girando il mondo. Mi sono messa in fila come gli altri, ma quando è stato il mio momento sono successe 3 cose. La prima è che la sacerdotessa preposta alla pulizia della faccia, e in modo particolare della fronte, si è bloccata davanti al mio sguardo e non mi ha toccata; la seconda è che me ne sono andata senza prendere la caramella che offriva a tutti e la terza è che, quando sono tornata indietro perchè tutti mi chiamavano per questo dono che non avevo preso, ci siamo guardate a fondo negli occhi e quello che ho visto è stata una risposta. Il suo ego, la sua personalità, soffre per questa scelta durissima che ha fatto, ma non può fare diversamente. La sua natura intrinseca è più forte della materia e lei non se ne può sottrarre, ma non per questo è meno umana di noi. Quello che ho visto è stata una scelta e quando ne ho parlato con Yi mi è venuta la pelle d'oca per la risposta che mi ha dato. Non solo accoglieva Amma fra i grandi uomini, ma mi ha anche detto (scusate ma io col libro ci parlo a botta e risposta) che se lei non combattesse tutti i giorni per rimanere dov'è, non sarebbe il grande essere umano che è e non potrebbe fare il lavoro che fa.

Ma anche e soprattutto perchè questo mondo è duale e non ce ne possiamo sottrarre in alcun modo. Non siamo spirito, ma non siamo neanche materia del tutto. :)
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Aulentissima
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Re: Incrementare la vitalità 52.2,5 - 57

Messaggio da Aulentissima »

Sì, fare una scelta e attenervisi. L'inaspettato è il cambiare pelle. Interrogherò Yi per capirci qualcosa in più in riferimento a me, perché quello che mi è stato chiaro per una vita, da qualche mese non lo è più.
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berenix13
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Re: Incrementare la vitalità 52.2,5 - 57

Messaggio da berenix13 »

Trovo stupendo tutto ciò che avete scritto!

Vi dico sinceramente che mi state aiutando (a prescindere dagli esagrammi qui in questione) a capire tante cose che fin ora di me mi erano sfuggite!

Mi sento ancora troppo acerba per sostenere insieme a voi tutto ciò che avete scritto, ma posso affermare con forza che sento ogni vostro intervento, costruttivo per me e spero per tutti qui nel forum!

L'unico contributo che mi sento di dare è relativo a:
Rydo ha scritto:E se prima ero fredda ed emotiva, adesso invece sono calda e distaccata.

Sono due ossimori...come si può essere freddi ed emotivi, come caldi e distaccati?
E' certo che grammaticalmente può rappresentare, a primo acchito, una contrapposizione, ma leggendolo e rileggendolo ho avuto la sensazione che qui, abbracci il principio primo del taoismo, cioè, il raggiungimento del perfetto equilibrio tra yin e yang!

In effetti poi leggendo Valter...
Valter Vico ha scritto:Ricordo, tanti anni fa, ho avuto il privilegio di avere un colloquio, nel parlatoio, divisi da una grata, con una suora di clausura.
Era calda, luminosa, partecipe, ma pacata e distaccata. Amorevole, compassionevole, ma non emotiva.
Nei suoi occhi brillava la luce dello Spirito. La passione che la bruciava, non le toglieva energia, ma anzi la infondeva agli altri.
Lei sosteneva, ed era evidente che aveva ragione, che nella sua reclusione, attraverso la preghiera, partecipava pienamente alla vita ed alla salvezza del mondo.

Distacco e calore, freddo e caldo, yin e yang, sono chiamati nel buddismo vuoto e compassione: il distacco è la consapevolezza che tutto è effimero, il calore è la partecipazione alla sofferenza del mondo.
...mi sono sentita di esprimervi la mia sensazione!

Magari ho scritto una baggianata :oops:, ma la mia sensazione immediata è stata questa!

;)
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