Buonasera e bentrovati a tutti. Scrivo per conoscere le vostre impressioni in merito a una consultazione il cui responso mi rende confusa ...
Breve premessa indispensabile: diciotto anni fa ho interrotto volontariamente una gravidanza indesiderata; questa scelta mi ha causato molti problemi fisici ma soprattutto un grosso trauma psicologico che mi aveva convinta che non sarei mai stata in grado di avere un altro figlio. Invece a 36 anni, dopo quattro anni di matrimonio sono diventata mamma (gravidanza cercata pur tra mille dubbi e paure). E' stata un'esperienza totalizzante e positiva, che mi ha reso felicissima nonostante le difficoltà comuni a tutte le neo madri. Da quasi un anno sto cercando di restare nuovamente incinta, senza successo. I controlli medici non hanno rilevato nessun problema né per me né per mio marito. Il fatto di non riuscire ad avere un altro bambino mi rende molto triste e mi ha portato a ricordare quel vecchio trauma, una ferita mai guarita del tutto ...
Qualche giorno fa ho fatto un sogno: ero incinta e stavo sospesa sopra una grande buca nel terreno. Era un fosso abbastanza profondo, ma non abissale, scavato in una terra umida, fertile. Sembrerà macabro, ma era una fossa per seppellire un morto Dalla mia posizione, sospesa su questa specie di tomba rudimentale, vedevo che nella fossa c'era uno scheletro di cui erano visibili il teschio e le costole, ma, cosa sorprendente, vedevo anche i piedini del bambino che portavo in grembo che si muovevano scalciando. Erano piedini rosei e perfetti e io sapevo che il bambino stava benissimo perché vedevo anche un pezzo del cordone ombelicale che ci univa. Mi sono svegliata con una sensazione di pace e benessere, ma poi durante il giorno, ripensandoci, ho provato anche turbamento. Allora ho chiesto al Libro se mi aiutava a chiarire cosa il mio inconscio aveva voluto comunicarmi con quel sogno e il responso è stato l'esagramma 5, l'Attesa, con la linea 1 e 3 mutanti e il derivato 29. Ho interpretato il primo esagramma come la mia attesa per questa seconda gravidanza che non arriva, mentre le linee non riesco proprio a contestualizzarle ... Il 29 mi fa pensare alla necessità di immergermi nel dolore per quel trauma del passato, ma ho avuto già una bruttissima depressione e molti anni di dolore a causa di quella scelta e ho paura. Forse il Libro ha voluto dirmi che devo soffrire ancora? O forse che non devo avere paura? Sono molto confusa, ho aspettato qualche giorno prima di scrivervi per vedere se riuscivo a chiarirmi le idee, ma più ci penso e più mi ingarbuglio. Mi piacerebbe che qualcuno di voi mi dia le sue impressioni. Sono aperta a ogni spunto di riflessione e vi ringrazio in anticipo
Un caro saluto a tutti!
Interpretazione di un sogno 5.1.3.29
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- Iscritto il: 21 apr 2017, 10:24
Re: Interpretazione di un sogno 5.1.3.29
Ciao chiachiara1979.
Di seguito riporto il testo 'originale' degli esagrammi coinvolti nella lettura.
Ti chiedo scusa per la prolissità, ringraziandoti allo stesso tempo per l'occasione di studio ed approfondimento.
Esagramma n.5 需xū
Sentenza - 有孚,光亨 貞吉,利涉大川。
linea 1 - 需于郊,利用恒,无咎。
linea 2 - 需于泥,致寇至。
Esagramma n.29 習坎 xí kan
Sentenza - 有孚。維心亨。行有尚。
---
需
il nome dell'esagramma parla di attesa che qui intendo però come un tergiversare, ignorare attraverso un continuo rinvio, una procrastinazione “sospesa sopra una grande buca nel terreno”
Ciò che è sospeso non è in contatto o in interazione con l'altro elemento: come in 'stand-by', prigioniero della sospensione...
Così i caratteri 有 you (l'esserci di un)孚 fú (prigioniero') > cattura, l'essere nella condizione di prigionieri.
A cui sembra seguire l'invito a considerare un attraversamento (della 'grande acqua') 利涉大川, l'esperienza del contatto, opposta a quella della 'sospensione'.
Dunque “sospesa sopra una grande buca nel terreno” ecco che infatti arrivano le cavità.
5.1
L'essere 'sospesi' alla periferia 郊 jiāo (in un modo specifico: compiacendosene 利 -senza accorgersi- da tanto tempo 用恆).
Credo sia importante rilevare come il carattere 郊 jiāo sia collegato ad alcuni concetti degni di nota come quelli di 'terre incolte', ma anche 'tumuli e altari per i sacrifici' dove il popolo attende (sospeso..) il compimento del rituale.
Un riflesso nel tuo “una fossa per seppellire un morto ”...”questa specie di tomba rudimentale ”...
Mi ha decisamente colpito un carattere, 蒿 hāo riportato in un manoscritto (350 A.C. circa) che pur utilizzato come variante di 郊 jiāo è legato strettamente ai significati delle 'terre dei morti' come terre 'abbandonate nella coltivazione..'.
5.3
qui si è 'sospesi' nel fango 泥 ní : non siamo più liberi nei movimenti, e, per converso, più soggetti ai 'nemici' 寇 kòu.
Chi sono questi nemici?
A mio parere sono le idee e le riflessioni che ci 'impantanano' in una storia, in un'unica storia univoca, rigida, definitiva.
Sono quelle convinzioni che ci rendono privi di vita come “uno scheletro di cui erano visibili il teschio e le costole”e non possono che entrare in conflitto contro la fluidità e l'arcobaleno dei “piedini del bambino che portavo in grembo che si muovevano scalciando. Erano piedini rosei e perfetti ”.
Quei nemici, 寇 kòu che, in un'accezione classica e ampia, rappresentano i briganti, ancora una volta, che agiscono ai confini, la dove infatti le terre sono abbandonate, terre di nessuno..dove siamo deboli perché confusi, o peggio, incantati.
Mi permetto di rilevare come sia proposta, con insistenza, un'operazione di smarcamento, di superamento e dissoluzione di questo fardello di “una ferita mai guarita del tutto ” “del cordone ombelicale che ci univa ”.
Quest'operazione non può essere compiuta ovviamente da un libro ma suggerita invece al lettore, adottando tutte quelle azioni, che lo possano aiutare a sciogliere un punto di vista 'cognitivo', a favore di un'apertura del cuore e della compassione (verso le proprie esperienze).
In questo caso, non un percorso in solitaria, ma accompagnati per esempio da un terapeuta che possa trasformare le proprie storie-fosse in prati e cieli.
Viene così riproposto nell'esagramma 29 il tema della cavità, stavolta direttamente nel nome dell'esagramma stesso, ovvero Il Fosso che nella traduzione italiana da Wilhelm diventa il più poetico 'abissale'.
E nuovamente i due caratteri 有孚 che ripropongo il tema della prigionia, così come quello seguente dell'offrire sull'altare in sacrificio il cuore del prigioniero (il proprio?) 維心亨.
Faccio notare come nell'antica Cina, in particolare, il concetto di 'cuore' fosse connesso non solo all'attività emotiva ma anche volitiva ed intellettuale.
In un certo senso, nel finale della sentenza, con il ripetersi di un altro invito al viaggio (di ricongiunzione) 行有尚, vi è l'invito a riconnettere, al guardare avanti, al procedere: al rigenerarsi per generare.
“Il viaggio 行 avrà 有 la sua ricompensa 尚”
Di seguito riporto il testo 'originale' degli esagrammi coinvolti nella lettura.
Ti chiedo scusa per la prolissità, ringraziandoti allo stesso tempo per l'occasione di studio ed approfondimento.
Esagramma n.5 需xū
Sentenza - 有孚,光亨 貞吉,利涉大川。
linea 1 - 需于郊,利用恒,无咎。
linea 2 - 需于泥,致寇至。
Esagramma n.29 習坎 xí kan
Sentenza - 有孚。維心亨。行有尚。
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需
il nome dell'esagramma parla di attesa che qui intendo però come un tergiversare, ignorare attraverso un continuo rinvio, una procrastinazione “sospesa sopra una grande buca nel terreno”
Ciò che è sospeso non è in contatto o in interazione con l'altro elemento: come in 'stand-by', prigioniero della sospensione...
Così i caratteri 有 you (l'esserci di un)孚 fú (prigioniero') > cattura, l'essere nella condizione di prigionieri.
A cui sembra seguire l'invito a considerare un attraversamento (della 'grande acqua') 利涉大川, l'esperienza del contatto, opposta a quella della 'sospensione'.
Dunque “sospesa sopra una grande buca nel terreno” ecco che infatti arrivano le cavità.
5.1
L'essere 'sospesi' alla periferia 郊 jiāo (in un modo specifico: compiacendosene 利 -senza accorgersi- da tanto tempo 用恆).
Credo sia importante rilevare come il carattere 郊 jiāo sia collegato ad alcuni concetti degni di nota come quelli di 'terre incolte', ma anche 'tumuli e altari per i sacrifici' dove il popolo attende (sospeso..) il compimento del rituale.
Un riflesso nel tuo “una fossa per seppellire un morto ”...”questa specie di tomba rudimentale ”...
Mi ha decisamente colpito un carattere, 蒿 hāo riportato in un manoscritto (350 A.C. circa) che pur utilizzato come variante di 郊 jiāo è legato strettamente ai significati delle 'terre dei morti' come terre 'abbandonate nella coltivazione..'.
5.3
qui si è 'sospesi' nel fango 泥 ní : non siamo più liberi nei movimenti, e, per converso, più soggetti ai 'nemici' 寇 kòu.
Chi sono questi nemici?
A mio parere sono le idee e le riflessioni che ci 'impantanano' in una storia, in un'unica storia univoca, rigida, definitiva.
Sono quelle convinzioni che ci rendono privi di vita come “uno scheletro di cui erano visibili il teschio e le costole”e non possono che entrare in conflitto contro la fluidità e l'arcobaleno dei “piedini del bambino che portavo in grembo che si muovevano scalciando. Erano piedini rosei e perfetti ”.
Quei nemici, 寇 kòu che, in un'accezione classica e ampia, rappresentano i briganti, ancora una volta, che agiscono ai confini, la dove infatti le terre sono abbandonate, terre di nessuno..dove siamo deboli perché confusi, o peggio, incantati.
Mi permetto di rilevare come sia proposta, con insistenza, un'operazione di smarcamento, di superamento e dissoluzione di questo fardello di “una ferita mai guarita del tutto ” “del cordone ombelicale che ci univa ”.
Quest'operazione non può essere compiuta ovviamente da un libro ma suggerita invece al lettore, adottando tutte quelle azioni, che lo possano aiutare a sciogliere un punto di vista 'cognitivo', a favore di un'apertura del cuore e della compassione (verso le proprie esperienze).
In questo caso, non un percorso in solitaria, ma accompagnati per esempio da un terapeuta che possa trasformare le proprie storie-fosse in prati e cieli.
Viene così riproposto nell'esagramma 29 il tema della cavità, stavolta direttamente nel nome dell'esagramma stesso, ovvero Il Fosso che nella traduzione italiana da Wilhelm diventa il più poetico 'abissale'.
E nuovamente i due caratteri 有孚 che ripropongo il tema della prigionia, così come quello seguente dell'offrire sull'altare in sacrificio il cuore del prigioniero (il proprio?) 維心亨.
Faccio notare come nell'antica Cina, in particolare, il concetto di 'cuore' fosse connesso non solo all'attività emotiva ma anche volitiva ed intellettuale.
In un certo senso, nel finale della sentenza, con il ripetersi di un altro invito al viaggio (di ricongiunzione) 行有尚, vi è l'invito a riconnettere, al guardare avanti, al procedere: al rigenerarsi per generare.
“Il viaggio 行 avrà 有 la sua ricompensa 尚”
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- Messaggi: 5
- Iscritto il: 21 apr 2017, 10:24
Re: Interpretazione di un sogno 5.1.3.29
Caro Fabio,
Ti ringrazio molto per il tuo supporto. Mi ha fatta riflettere e mi ha fornito spunti di riflessione davvero interessanti. Stamperò il tuo messaggio e lo rileggerò più e più volte.
Grazie ancora!
Ti ringrazio molto per il tuo supporto. Mi ha fatta riflettere e mi ha fornito spunti di riflessione davvero interessanti. Stamperò il tuo messaggio e lo rileggerò più e più volte.
Grazie ancora!