Ciao a tutti,
leggendo e rileggendo il libro nelle sue sentenze, serie, immagini e linee nel tentativo di approfondire i vari lanci, e non solo, ad un certo punto ho come avuto la sensazione che parte di esso e dei consigli che da, ruotino intorno al concetto di wu wei, della "non azione".
"Non azione" ovviamente intesa non come non fare nulla, ma appunto come "azione non forzata"!
Credo siano molti gli esagrammi che ruotano intorno a questo concetto taoista...
...vi va di approfondire l'argomento?
Magari, se poi confermate la mia impressione, attraverso esempi concreti che associno il wu wei agli esagrammi!!!
Che ne pensate?
wu wei e IChing
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- di non provocare e di non rispondere ad eventuali provocazioni;
- di mantenere sempre una certa flessibilità nelle tue posizioni e di rispettare in ogni caso quelle degli altri.
LEGGI CON ATTENZIONE: Regolamento generale · Manifesto
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- berenix13
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Re: wu wei e IChing
Credo che il Wu Wei sia uno dei principi ispiratori di tutto il Libro dei Mutamenti.
Come riferimento ad un esagramma specifico mi viene in mente il 17 dove Wang Bi commenta la Grande Immagine dicendo appunto che la persona nobile, al tempo del Seguire, pratica il Wu Wei.
Come riferimento ad un esagramma specifico mi viene in mente il 17 dove Wang Bi commenta la Grande Immagine dicendo appunto che la persona nobile, al tempo del Seguire, pratica il Wu Wei.
Valter Vico, consultazioni e corsi di I Ching e Numerologia
https://iching.blog/

https://www.shiatsumilanoeditore.it/pro ... g-i-ching/
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Re: wu wei e IChing
Esattamente!!!Valter Vico ha scritto:Credo che il Wu Wei sia uno dei principi ispiratori di tutto il Libro dei Mutamenti.
Mi piace tanto questo principio...se riuscissimo a comprenderlo bene, credo ci verrebbe molto più semplice (un po' più semplice

Grazie Valter!
- Vanessa Passoni
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- Iscritto il: 25 ott 2012, 12:38
- Località: Milano
Re: wu wei e IChing
Purtroppo per gli occidentali è difficile tradurre l'immagine che si nasconde dietro la "non azione" taoista. La nostra "non azione" non coincide assolutamente con il concetto espresso da Yi nei suoi più che molteplici esagrammi. La "non azione" di cui si parla nel testo è in realtà attivamente connessa ai principi della spontaneità e del non desiderio.
Nel non desiderio è possibile agire senza azione, in questo modo le cose accadranno spontaneamente (cfr la 2a linea del 25 che è la summa di questo principio).
Nel non desiderio è possibile agire senza azione, in questo modo le cose accadranno spontaneamente (cfr la 2a linea del 25 che è la summa di questo principio).