Re: Le domande sono importanti almeno quanto le risposte?
Inviato: 05 ott 2017, 13:44
davvero ti DEVI approcciare all'i-ching?
La prima community in italiano sul Libro dei Mutamenti
http://www.noieilmutamento.net/
no, non credo che ci sia un obbligo, non ho io ( e neanche l'utente che ha posto la domanda) qualcuno con un forcone puntato che mi obbliga a lanciare le monete.Valter Vico ha scritto:davvero ti DEVI approcciare all'i-ching?
Perciò il nobile lo interroga quando deve produrre qualcosa o compiere un'azione, e lo fa ricorrendo alle parole. Esso accoglie le comunicazioni come un eco; per esso non vi è nulla di lontano o vicino, nulla di oscuro o profondo, e così il nobile apprende le cose che verranno. (Da Zhuan, sez. 2, cap. V, §2)
Credo invece che il libro abbia risposto eccome alla tua domanda, e che la difficoltà nel comprendere il responso risieda nella chiave di lettura che avevi impostato a priori.Plautin ha scritto: Leggendo l'introduzione del Wilhelm (non ricordo se si scrive proprio così...) in un punto descrive chiaramente come gli esseri umani siano in grado di influenzarsi a vicenda tramite l'inconscio. Questa affermazione mi ha riportato alla mente alcune conferenze del prof, Del Giudice, un abile divulgatore che anni fa spiegava come la fisica quantistica, portata alle sue estreme e logiche conseguenze arrivasse a simili conclusioni, e cioè che tutti siamo collegati.
Allora ho formulato la domanda più o meno così: "Siamo collegati gli uni agli altri? Possiamo influenzarci a vicenda anche in modo indiretto?" e mi attendevo esagrammi come il 31 e il 57 in cui queste possibilità vengono esaminate.
Invece la risposta è stata 36 con 5a linea mutante in 63.
Forse hai ragione, tra le altre cose in effetti l'immagine di una luce che continua a splendere pur rimanendo sepolta e nascosta sotto strati di terra fa certamente pensare all'inconscio.RediSpade ha scritto:Plautin ha scritto: Aggiungo, per concludere, che nella mia esperienza personale, non è mai successo che il libro non rispondesse alla domanda posta.
Al limite, è capitato (e non poche volte) che se ne fregasse di ciò che mi aspettavo io di voler capire o ottenere dal responso, delle mie idee, pregresse e talvolta consolidate, in relazione alla questione.
Oppure, che la stessa domanda, apparentemente specifica, contenesse più chiavi di lettura e che il tema generale del responso, pertanto, riuscisse a soddisfare diverse esigenze implicite nella mia richiesta, abbracciando aree di analisi anche molto ampie.
Questa, anzi, è proprio una caratteristica peculiare dell' Yi Jing.
RediSpade ha scritto: Supponendo, dunque, che la risposta sia del tutto pertinente, potremmo provare a chiederci:
- in che modo siamo interconnessi gli uni agli altri?
- le influenze che subiamo o esercitiamo su altri sono di natura involontaria, inconscia, oppure possiamo individuare forme più o meno manipolatorie di interazione?
- da chi emana e da quali modelli deriva questo tipo di influenza?
- come possiamo difenderci?