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Re: L'I King e il Karma

Inviato: 07 mag 2017, 11:12
da Valter Vico
Forse non riesci a liberarti, per poterlo fare l'immagine consiglia la strada del perdono

Re: L'I King e il Karma

Inviato: 08 mag 2017, 00:47
da fgalassi
Il nome di questo esagramma 明夷 míng yí ha generato molte analisi al fine di individuare la corretta traduzione.
Mi piace e seguo attraverso Shaughenssy, Kunst e Rutt, le proposte -elaborate in origine da Li JingChi e Gao Heng-che questi due caratteri debbano invece intendersi 鳴雉 míng zhì il 'grido del fagiano'.

E' ritenuto un presagio sfavorevole, legato per esempio anche ai temi della separazione e del dolore ad essa connesso.

La faccio tortuosa per essere poi d'accordo con Valter e con una caratteristica della dinamica del Karma (mi permetto di incedere sul tema dopo alcuni anni di studio presso l'Istituto Lama Tzong Khapa a Pomaia e attualmente presso il centro Dzogchen - Merigar, Arcidosso): non si sperimentano mai le conseguenze di azioni non commesse...

Certamente, astensione e perdono, hanno un requisito fondamentale: che si basino su un'intenzione risoluta, convinta, priva di dubbi della propria azione.

Senza questa intenzione fondamentale, allora in qualche modo, all'esterno o all'interno, scoccherai la freccia contro il fagiano.

Re: L'I King e il Karma

Inviato: 08 mag 2017, 19:05
da Francesca Romana
Grazie dei messaggi, per me è davvero importante avere lo "sguardo" di persone non coinvolte e, quindi, più obiettive di me.

Fabio, ho riflettuto sul tuo ultimo post, ma non ho capito una cosa. Tralasciamo per un momento il discorso del karma: ammettiamo che io decida di lasciarmi tutta questa storia alle spalle, e che lo faccia per mero senso del dovere. Mi spiego: io sono molto arrabbiata con queste persone per come si sono comportate (e lo sono altrettanto con me stessa per il fatto di averglielo permesso; ai miei occhi sono diventata una persona di cui ci si può approfittare. E' una situazione che mi pesa molto, e mi sto rendendo conto di cominciare a sentirne i contraccolpi, sia fisicamente, sia a livello di autostima. Sono spaventata da tutto questo).

Astensione e perdono, nel mio caso, non si baserebbero su nessuna autentica intenzione, ma sulla mia capacità di reprimere i miei sentimenti, che è quello che ho fatto finora. Insomma, come dicevo, solo dovere. Cosa significa che, a queste condizioni, "scoccherei comunque la freccia"?

Aggiungo una cosa per inciso: le persone di cui parlo sono sprovviste di qualunque umanità (è interessante che, in un post precedente, si parlasse di "non-uomini"). Si tratta di veri e propri episodi di bullismo, da parte di persone che, se non venissero fermate, continuerebbero a danneggiare me e altri. Ho tentato ogni tipo di approccio civile e ragionevole, ma non è servito a nulla, anzi, la mia disponibilità è stata interpretata come stupidità, e la mia gentilezza, per qualche ragione, ha scatenato ulteriore aggressività.

Re: L'I King e il Karma

Inviato: 08 mag 2017, 20:32
da fgalassi
Francesca, chiedo subito scusa per queste parole assolutamente personali.

Il mio mare di gentilezza e rispetto, di argomentazione e disponibilità mi ha travolto, fatto naufragare ed ucciso.

Allora ho iniziato ad allenare una visione: la realtà come riflesso del proprio sé, nel racconto, nella descrizione, nella scoperta.
L'altro non è qualcuno da cambiare o da abbattere (con una freccia) ma un'informazione con cui interagire per scoprire una parte di sé.

Se io provo rabbia, di fronte a qualcuno che mi manda a quel paese o che mi calpesta per avergli regalato gentilezza e disponibilità (è accaduto proprio venerdì scorso), non trasformo questa sensazione in colpa o offesa, ma in fatti a cui cerco una soluzione attraverso altri fatti, forse in una catena senza fine.
Venerdì scorso, non ho dormito, dalla rabbia. Ma questa sensazione è mia e mi appartiene, quanto è mia la sensazione del vento o del calore del sole.
Mi sono conosciuto a rotolarmi nel letto, a immaginarmi supereroe e ad comminare giusta vendetta.
E' tutta roba mia. E' tutta la mia grande forza (energia se vuoi) che si manifesta.

Ma i fatti e le interazioni rendono ogni volta la mia conoscenza più profonda e fluida.
Capace di adattarsi sempre di più e sempre con maggiore intelligenza al cambiamento.
Che non può, a mio avviso essere pre-confezionato, ma va scoperto, per tutta la vita, ogni volta.

Mi sono dato dello stupido così spesso...

Ma la narrazione della realtà, gli argomenti e le spiegazioni sono solo una piccola fetta..sono solo ciò che riesco a spiegare.
Il mistero di tutto il resto, tanto del discernimento che della manifestazione, sono molto più interessanti.

Perdonami, ma è argomento prepotente..

Re: L'I King e il Karma

Inviato: 08 mag 2017, 21:09
da Francesca Romana
Fabio,

grazie della tua risposta e di esserti esposto con così tanta sincerità, lo apprezzo molto.

Io non so davvero cosa fare. Mi sento divisa in due. Qualunque scelta io faccia possiede un potenziale di sofferenza. Forse ho solo bisogno di un po' di tempo per chiarirmi le idee, perché ora sono molto turbata.
L'unico aspetto positivo è, come in fondo fai notare tu, comprendere, nell'esperienza, nuove cose di se stessi.

Io non conosco le leggi che regolano il mondo. Quello che vedo è il caos, mentre il karma presupporrebbe armonia. Chi legge questo mio post sa dirmi se vede armonia attorno a sé?