L'I King e il Karma

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Francesca Romana
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L'I King e il Karma

Messaggio da Francesca Romana »

Buongiorno,
sapreste dirmi se c'è qualche nesso tra l'I King e il concetto di Karma? La filosofia cinese crede in questo?
Grazie!
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fgalassi
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Re: L'I King e il Karma

Messaggio da fgalassi »

Ciao.

Il concetto di Karma è piuttosto 'volatile' anche fra le stesse scuole buddhiste, e quindi sarebbe interessante sapere cosa tu intendi per 'karma' (senza alcun intento valutativo).

Detto questo c'è un libro che sembrerebbe poter mostrare un approccio interessante e che spero presto di leggere anch'io: ' Living Karma: the Religious Practices of Ouyi Zhixu': https://www.amazon.com/Living-Karma-Rel ... 0231168020

Ouyi Zhixu è un monaco buddhista vissuto nei primi del 1600 ed ha sviluppato un proprio approccio al Libro dei Mutamenti, in relazione al suo utilizzo come 'strumento diagnostico per il proprio karma negativo precedente'. Una sinossi del secondo capitolo dedicato alla 'divinazione come diagnosi karmica' la trovi qui (pag.2): https://www.h-net.org/reviews/showpdf.php?id=44584

Un bell'articolo che ne ripercorre e sintetizza l'approccio: http://www.biroco.com/yijing//Ouyi_Zhix ... eutics.pdf
Fabio Galassi
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Francesca Romana
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Re: L'I King e il Karma

Messaggio da Francesca Romana »

Ciao, grazie del consiglio, sembra molto interessante. Lo leggerò.

Purtroppo non ricordo quale conversazione fosse, ma ne approfitto anche per ringraziare chi mi ha consigliato il testo di Ernst Bernhard (forse tu o Valter Vico?). Anche quella è una lettura straordinaria.

Buona estate a tutti!
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Francesca Romana
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Re: L'I King e il Karma

Messaggio da Francesca Romana »

Ciao a tutti,
vorrei riprendere la discussione sul karma e chiedere le vostre opinioni a proposito. La mia domanda è: qual è il criterio in base al quale l'oracolo risponde? Mi spiego meglio: mi è stato detto che il libro ci consiglia ciò che è meglio per noi. In questo senso, il testo ha una morale? Ci consiglia anche su cosa sia, eticamente, giusto o sbagliato?

Faccio questa domanda perché mi è capitato di consultare l'I-King a proposito della possibilità di rendere pan per focaccia a una persona che mi ha fatto un torto (che, per inciso, è stato grave e gratuito). Nella domanda ho specificato espressamente se questa mia "rivalsa", chiamiamola così, potesse creare del karma negativo per me. Con mia grande sorpresa, il libro mi ha dato il via libera. Allora l'I-King è amorale (badate bene, dico immorale)? E non c'è nesso tra l'oracolo e il karma?

Grazie!
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fgalassi
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Re: L'I King e il Karma

Messaggio da fgalassi »

Ciao Francesca.

Il mio punto di vista è fissato nelle parole di Richard Alan Kunst, quando scrive:

"[...] La società che ha prodotto l' Yijing non era interessata a ciò che era moralmente giusto e sbagliato, al 'bene', al vero, o al 'bello', era invece estremamente interessata all'apparato rituale, ai giusti atteggiamenti come ai momenti più corretti per poter eseguire i riti"

"Non era solo un epoca pre-intellettuale, ma anche pre-morale."

Al tempo, come ho scritto in altre discussioni, non andavano tanto per il sottile.
Spesso gli schiavi, perlopiù prigionieri di guerra, erano oggetto di sacrifici umani, e la loro 'vita' era rappresentata bene da un termine imbarazzante come quello che appare negli esagrammi 8 e 12: 匪人 fěi rén, non-persona (che ha qualcosa simile all'untermensch nazista).
Se pensi che il 'confuciano' e cristianissimo Wilhelm traduce la terza linea dell'esagramma 8 come: "Tu sei solidale con persone che non sono quelle adatte", quando potrebbe essere "Tu sei solidale con subuomini !"

C'è un'altra cosa che non mi trova per nulla d'accordo: la convinzione che il libro parli a noi, proprio a Fabio Galassi o a Francesca Romana.
Non è così.
Il testo propone dei caratteri e delle condizioni da interpretare.
Io 'seleziono' ciò che mi è utile e ciò che non lo è.
Ma non parla mai a me o te.
Siamo noi che ci parliamo addosso.
E che cerchiamo ovunque segni che riflettano la costruzione della nostra realtà.
Fabio Galassi
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Francesca Romana
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Re: L'I King e il Karma

Messaggio da Francesca Romana »

Buongiorno Fabio,

grazie mille della tua risposta. Correggimi se sbaglio, quando dici che "siamo noi che ci parliamo addosso" intendi che l'I-King siamo noi, a un livello cognitivo, per così dire, diverso e più ampio (in pratica noi che, grazie all'oracolo, riusciamo a vedere più in là del contingente?)? Se è così, sono d'accordo.

Su una cosa rimango ancora confusa, vale a dire sul criterio di risposta che otteniamo (o che ci diamo). Io tento di pormi davanti alle consultazioni nel modo più obiettivo possibile. Non mi aspetto che il responso mi dica quello che desidero sentirmi dire, né che confermi le mie convinzioni. Faccio un esempio: mi è capitato di chiedere lumi su questioni sentimentali, sperando che la risposta fosse positiva e incoraggiante (del genere "sì, è la persona giusta" o "vai avanti con la storia"). Ho poi ottenuto risposte difformi rispetto a quanto speravo, risposte che, però, si sono poi rivelate delle ottime indicazioni.

Accantonando qualunque questione morale, come "ci" rispondiamo? Sulla base della ricerca della nostra felicità individuale? Del successo personale? A questo punto, è lecito dire che non esista un criterio univoco, ma che ce ne siano tanti quante le persone che consultano il testo? Oppure possiamo trovare un minimo comune denominatore?

Grazie infinite! :)
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fgalassi
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Re: L'I King e il Karma

Messaggio da fgalassi »

Carissima Francesca, ti ringrazio anch'io per le domande e gli stimoli sempre interessanti che attivi in questo forum.

Continuo a rispondere sulla base del mio punto di vista, ovviamente.

Credo che siano tanti, fortunatamente, i mezzi e gli strumenti per poter 'ampliare il livello cognitivo personale'.
Ritengo che il termine 'ampliare', nella mia esperienza, vada in parallelo con il termine 'ricombinare'.

L'intelligenza combinatoria è qualcosa che si da da fare ed esplora ciò-che-c'è, ciò che è presente, sia questo un oggetto, un fatto, una esperienza.
La capacità di ricombinare la lettura di una realtà, è, al momento, l'esperienza più stimolante che ho fatto grazie all'Yijing.
Ma così dovrei dire anche grazie alla poesia, alla scoperta scientifica, ai giochi da tavolo, alle passeggiate nei boschi etc.

Tanto più riesco a collegarmi al presente quanto più efficace verifico essere il potere della ricombinazione.
Ecco perché, sono d'accordo con coloro che promuovono l'uso dell'Yijing per valutare scelte e realtà già operative, concrete ed effettive.
Ciò che è già scelto, già selezionato, ha un enorme potere creativo sulla mia realtà

Tanto più lavoro su questo 'seme', tanto più mi avvicino al momento della manifestazione di questo impulso creativo, tanto più sarò in grado di 'pre-vedere' (ovvero conoscere) e interagire attraverso altri semi ed altre scelte.

Se invece mi distraggo, e costruisco una realtà su bisogni, desideri, obiettivi già confezionati ma non 'accesi', osservo come gran parte delle risorse a mia disposizione vengano poi impiegate per 'correggere' la realtà, che quindi risulta 'imperfetta'.
Eppure, credo, se c'è una cosa perfetta e priva di errore, essa è proprio la manifestazione delle cose, che forse, può essere chiamata 'discernimento'.

Rivisitando una riflessione potrei affermare che: non è possibile non discernere.
La separazione dell'alto e basso, del chiaro e dello scuro che è tanto cara ai commentari aggiunti al testo base del libro dei mutamenti.

Mi sono permesso questa prolissità e questa occasione per parlare esclusivamente di idee personali.
Grazie.
Fabio Galassi
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Francesca Romana
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Re: L'I King e il Karma

Messaggio da Francesca Romana »

Caro Fabio,

grazie della tua risposta, su cui ho molto riflettuto, e grazie a tutti gli utenti per gli stimoli e i consigli su cui questa comunità può contare.

Come accennavo, sono molto affascinata dal concetto di karma, e continuo a farmi domande a proposito e a esplorarne il significato.
Ho chiesto al libro se restituire un torto potesse creare del karma negativo. Ho ottenuto il 36, con tutte linee fisse. Mi ha molto colpito il commento di Ernst Bernhard a riguardo:

Stato inconscio. Momento di oscurità. Si deve cercare di essere internamente chiari e esternamente flessibili, nascondere il proprio valore, non mostrare la propria perseveranza interna nel bene, perché si è calpestati.

Come lo interpretereste? Io sono molto combattuta. Da cattolica, so che si deve perdonare, ma questo non mi mette comunque in pace con la situazione attuale. L'irrequietezza che provo è dovuta al fatto di aver subito un torto assolutamente gratuito, da persone con cui io sono sempre stata molto corretta. Ora la situazione si è ribaltata, e mi trovo io in una posizione di potere rispetto a loro (a proposito di karma...). So che, se non combattessi, queste persone, alla prima occasione, mi farebbero un altro sgambetto (hanno fatto di tutto per mettermi in cattiva luce).
Mi dareste, per favore, un vostro parere oggettivo sul responso che è venuto fuori (un parere esclusivamente attinente all'esagramma, che prescinda dalle nozioni di "giusto" o "sbagliato")?

Grazie!

P. S. Ero indecisa se sottoporre questa domanda qui o nello spazio consultazioni, ma ho pensato fosse più utile continuare la conversazione in questo contesto
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Valter Vico
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Re: L'I King e il Karma

Messaggio da Valter Vico »

Perché l'esagramma è fisso? Perché vendicandosi non si può uscire dalla dinamica oppresso- oppressore. Questo significa rimanere incatenati alla ruota del karma.
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Francesca Romana
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Re: L'I King e il Karma

Messaggio da Francesca Romana »

Sono confusa. Stavolta ho posto la domanda in modo generico, e ho ottenuto il 36 fisso; tempo fa ho posto la stessa domanda, ma riferita in modo specifico al contesto attuale, e ho ottenuto il 40 fisso.
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