chi risponde?
Inviato: 19 nov 2013, 17:19
Non so se l'argomento sia gia stato affrontato,ma credo sia assolutamente affascinante.
I ching hanno il potere di stupirci,ora la domanda è,da dove vengono le risposte che riceviamo?infondo la cosa è solo una pura curiosità erudita,ciò che conta è che rispondono e l'uso pratico che ne consegue...ma mi sono sempre interessa to di metafisica,in particolare taoismo e vedanta.Non posso non notare che nei commenti i cinesi attribuiscono le risposte a "entità" sottili,se non sbaglio chiamate shenn...di questo parlò abbondantemente anche Guenon,uno dei miei autori sulla tradizione preferiti,non ne parlò specificatamente riguardo i ching,ma per quelli che chiamava poteri del sottile,copncetto asimilabile ai siddhi di cui parlano patanjali ecc.
jung parla di sincronicità,concetto strano ma che in sintesi dice che noi non siamo isolati come crediamo e neanche gli eventi che osserviamo,tutto fa parte di qualcosa di più vasto che non avvertiamo...mi viene in mente questo bellissimo scritto taoista presentato proprio da Guenon:
in ultimo si può dire che le risposte vengono da una parte più alta di noi,quale non è facile stabilirlo...certo da una parte molto elevata e ben lontana dal nostro io ordinario...anche questo però finisce col discorso metafisico,la nostra parte più alta non termina proprio dove finisce l'io e inizia il se?spero di non annoiarvi,a voi la parola!:)
I ching hanno il potere di stupirci,ora la domanda è,da dove vengono le risposte che riceviamo?infondo la cosa è solo una pura curiosità erudita,ciò che conta è che rispondono e l'uso pratico che ne consegue...ma mi sono sempre interessa to di metafisica,in particolare taoismo e vedanta.Non posso non notare che nei commenti i cinesi attribuiscono le risposte a "entità" sottili,se non sbaglio chiamate shenn...di questo parlò abbondantemente anche Guenon,uno dei miei autori sulla tradizione preferiti,non ne parlò specificatamente riguardo i ching,ma per quelli che chiamava poteri del sottile,copncetto asimilabile ai siddhi di cui parlano patanjali ecc.
jung parla di sincronicità,concetto strano ma che in sintesi dice che noi non siamo isolati come crediamo e neanche gli eventi che osserviamo,tutto fa parte di qualcosa di più vasto che non avvertiamo...mi viene in mente questo bellissimo scritto taoista presentato proprio da Guenon:
nella tradizione tutto fa parte del Se,del Tao,dell'uno...quindi tutto è legato,insomma la cosa detta da jung sembra la più occidentale e "prudente" ma si lega invece al concetto più metafisico e oltre la dualità di tutti,tutto è uno,tutto è Se,tutto è brahman...: «Racconta Ciuang
-
Ze: sognai una notte di essere una farfalla che
volava contenta della sua sorte; poi mi sveglia i ed ero Ciuang
-
Ze. Ch i sono, in realtà? Una farfalla che sogna di essere Ciuang
-
Ze, o
Ciuang
-
Ze che immag ina di essere stato una farfalla? Ci sono nel mio caso due individui ideali? O vi è stat
a una trasforma zione real
e
da un essere ad un altro? Né l’una, né l’altra cosa: vi sono state due modifica zioni irreali dell’es
sere unico, della nor
ma universale
nella quale tutti g li esseri, in tutti loro stati, sono Uno» [v. Ciuang
-
Ze, cap. II]
in ultimo si può dire che le risposte vengono da una parte più alta di noi,quale non è facile stabilirlo...certo da una parte molto elevata e ben lontana dal nostro io ordinario...anche questo però finisce col discorso metafisico,la nostra parte più alta non termina proprio dove finisce l'io e inizia il se?spero di non annoiarvi,a voi la parola!:)