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il lago
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chi risponde?

Messaggio da il lago »

Non so se l'argomento sia gia stato affrontato,ma credo sia assolutamente affascinante.
I ching hanno il potere di stupirci,ora la domanda è,da dove vengono le risposte che riceviamo?infondo la cosa è solo una pura curiosità erudita,ciò che conta è che rispondono e l'uso pratico che ne consegue...ma mi sono sempre interessa to di metafisica,in particolare taoismo e vedanta.Non posso non notare che nei commenti i cinesi attribuiscono le risposte a "entità" sottili,se non sbaglio chiamate shenn...di questo parlò abbondantemente anche Guenon,uno dei miei autori sulla tradizione preferiti,non ne parlò specificatamente riguardo i ching,ma per quelli che chiamava poteri del sottile,copncetto asimilabile ai siddhi di cui parlano patanjali ecc.
jung parla di sincronicità,concetto strano ma che in sintesi dice che noi non siamo isolati come crediamo e neanche gli eventi che osserviamo,tutto fa parte di qualcosa di più vasto che non avvertiamo...mi viene in mente questo bellissimo scritto taoista presentato proprio da Guenon:
: «Racconta Ciuang
-
Ze: sognai una notte di essere una farfalla che
volava contenta della sua sorte; poi mi sveglia i ed ero Ciuang
-
Ze. Ch i sono, in realtà? Una farfalla che sogna di essere Ciuang
-
Ze, o
Ciuang
-
Ze che immag ina di essere stato una farfalla? Ci sono nel mio caso due individui ideali? O vi è stat
a una trasforma zione real
e
da un essere ad un altro? Né l’una, né l’altra cosa: vi sono state due modifica zioni irreali dell’es
sere unico, della nor
ma universale
nella quale tutti g li esseri, in tutti loro stati, sono Uno» [v. Ciuang
-
Ze, cap. II]
nella tradizione tutto fa parte del Se,del Tao,dell'uno...quindi tutto è legato,insomma la cosa detta da jung sembra la più occidentale e "prudente" ma si lega invece al concetto più metafisico e oltre la dualità di tutti,tutto è uno,tutto è Se,tutto è brahman...
in ultimo si può dire che le risposte vengono da una parte più alta di noi,quale non è facile stabilirlo...certo da una parte molto elevata e ben lontana dal nostro io ordinario...anche questo però finisce col discorso metafisico,la nostra parte più alta non termina proprio dove finisce l'io e inizia il se?spero di non annoiarvi,a voi la parola!:)
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Valter Vico
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Re: chi risponde?

Messaggio da Valter Vico »

Mi sembra che l'I Ching stesso sia molto chiaro su questo punto. Ne tratta nel Grande Commentario (Da Zhuan, sez. 1, cap. X)

§2. Perciò il nobile lo interroga quando deve produrre qualcosa o compiere un'azione, e lo fa ricorrendo alle parole. Esso accoglie le comunicazioni come un eco; per esso non vi è nulla di lontano o vicino, nulla di oscuro o profondo, e così il nobile apprende le cose che verranno. […]

§4. I Mutamenti non hanno coscienza, non hanno azione, sono quieti e non si muovono. Ma se vengono stimolati, allora penetrano ogni situazione sotto il cielo. […]

§5. Attraverso i Mutamenti i santi saggi hanno scandagliato tutte le profondità ed afferrato tutti i germi.

Quindi l Libro dei Mutamenti risponde come un eco allo stimolo prodotto dalla domanda.
Il meccanismo è quello di azione-reazione: la domanda crea uno stimolo a cui l'universo intero risponde meccanicamente per reazione. I santi saggi hanno scritto il Libro per consentirci di interpretare correttamente la risposta rilevata.
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il lago
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Re: chi risponde?

Messaggio da il lago »

si,questa risposta,che come dici te sembra alludere a tutto l'universo fa pensare proprio al tao o al se,al tutto insomma...ma ricordo anche che una parte del commentario parla degli shenn,da qui il mio dubbio...mi sembra che whilelm commentava addirittura dicendo che questi spiriti disincarnati sono quelli che possono reincarnarsi sulla terra..la cosa,metafisicamente parlando ha senso,il tao,l'uno ecc. non agisce,è il tutto e il nulla,l'alfa e l'omega,è oltre la dualità,come può comunicare con un'individuo nella dualità?come l'anima (psichè) è intermediaria tra corpo e spirito(nous o atman) così se le risposte vengono dall'uno,dovrà necessarimente esserci un'intermediario o degli intermediari,credo che questo sia il senso degli shenn....voglio rileggermi il commentario intanto e ritrovare la parte che ho citato...
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fgalassi
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Re: chi risponde?

Messaggio da fgalassi »

Vedo la questione così, dal mio relativissimo punto di vista: che non c'è alcuna metafisica nella 'filosofia del cambiamento'.

Quando 'il Lago' dice:
da dove vengono le risposte che riceviamo? In fondo la cosa è solo una pura curiosità erudita, ciò che conta è che rispondono e l'uso pratico che ne consegue...
manca il bersaglio (sempre secondo me, e senza alcun intento critico ad personam) circa la 'razionalità divinatoria' (termine coniato da L. Vandermeersh) alla base del libro stesso.

Il libro come scritto altrove (in altro post) non è un libro rivelato. Non è la parola di qualche divinità ma il lascito concreto della saggia capacità di osservatori.

Le risposte che riceviamo, sappiamo invece esattamente da dove provengono: dall'uomo.

Da quei professionisti della divinazione che migliaia di anni fa, cercarono, riuscendoci, a condensare nei 64 capitoli e nelle loro ramificazioni combinatorie, una 'razionalità combinatoria' impressionante sui temi dei cicli e delle strutture delle 'cose'.

Approcciarsi all'Yijing con fare metafisico, rischia di produrre, continuo a ricordare la mia visione, molti fraintendimenti.

Nell'Yijing non c'è alcun mistero come non ce n'è nella dichiarazione dei redditi, vista da un commercialista [può esserci invece una complessità interpretativa, ma questo è altro argomento].

Per quanto riguarda gli 神 shén, un'ottima lettura per me resta il capitolo scritto da Elisabeth Rochat de la Vallée* e tradotto in italiano nel bel libro: "Cina : grandi religioni e culture nell'Estremo Oriente" Vol. 8, Jaca Book 2008.

[*La nozione di spiriti nei grandi testi di medicina cinese".]

Ecco cosa dice a proposito degli spiriti (ora sì nuovo campo da dibattere) il DaZhuan: "ciò che lo Yin/Yang non può sondare sono gli spiriti" [Wilhelm: Ciò che in esso non può essere misurato con il chiaro e lo scuro, si chiama spirito. DaZhuan, parte I, cap.V, §9] perché "lo spirito non è legato a nessun luogo" [cap.IV, §4] dove Wilhelm aggiunge: "Queste categorie sono nella mente dell'uomo ..etc"

Consiglio la lettura ovviamente di tali paragrafi.

Un saluto, relativo e immanente [a proposito, il libro fondamentale di François Jullien, Figure dell'Immanenza, Una lettura filosofica dell'I Ching, Editori Laterza]
Fabio Galassi
narrazioni centrate sulla persona

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il lago
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Iscritto il: 14 set 2013, 14:24

Re: chi risponde?

Messaggio da il lago »

allora intanto devo correggere una mia affermazione,sono andato a rileggere,è vero che anche il trattato parla degli "spiriti" ma non è li che si afferma che per i Cinesi sono sntità sottili a rispondere,l'affermazione è invece di jung ed è contenuta nella prefazione,in sintesi dopo aver spiegata la sincronicità e come il momento preso in esame contiene in se i semi e gli sviluppi,aggiunge che per i cinesi il problema non si pone,le risposte vengono da entità spirituli,gli shenn,che insieme formano l'anima del libro...ovviamente non bisogna prendere il discorso alla lettera,io ho trovato in web questa traduzione di jung,ma le parole usate nella versione adelphi sono leggermente diverse,il succo però non cambia:

La suesposta argomentazione non è mai venuta in mente, si capisce, a nessun cinese. Al contrario, secondo l’antica tradizione sono degli “agenti spirituali” operanti in modo misterioso quelli che fanno dare una risposta sensata agli steli di millefoglie (essi sono scienn, cioé di carattere spiritico). Queste potenze formano, quasi, l’anima vivente del Libro.

jung evidentemente li concepiva come spiriti in senso occidentale,individuali,e dice che nell'insieme formano l'anima del libro,anche lui afferma dunque che è qualcosa di sopraindividuale(ma in modo piuttosto semplicistico,bisognerebbe vedere le traduzioni ecc.)...a ben vedere però non serve neanche questa forzatura,gia andando su wikipedia la definizione di shen è simile a quella di Guenon nelle influenze erranti:

Lo shén è lo spirito divino che scende sull'uomo e nell'uomo, fino a farne parte. Non a caso, la sua dimora d'elezione è il cuore (心, xīn), identificato nella medicina cinese con l'Imperatore, il collegamento principale tra Terra e Cielo e supremo comandante di tutte le funzioni fisiche ed intellettive del corpo[2]. Dal cuore, le sue emanazioni governano gli altri quattro organi zang: polmoni, fegato, milza e reni.


ora,si dice che dimori nel cuore,nel vedanta (vedasi raphael,maharshi ecc.)il cuore è la sede del SE,dell'atman,quindi forse qui si ha una doppia valenza del concetto di shen,spiriti individuali ma anche la parte spiritica e divina dell'uomo,l'equivalente del nous degli gnostici...vista così come direbbe maharshi "il mistero delle risposte dei ching è il mistero del Se"...tutto viene dall'uno che si manifesta in mille forme,anche Crowley diceva che se alcune tecniche divinatorie erano meno affidabili,le risposte potevano venire da larve o essere volutamente fuorvianti ecc. questo coi ching ciò è impossibile proprio per il fatto che le risposte vengono da un piano elevato e nessuna larva o entità maleintenzionata potrà interferire...tutto questo solo per dire che volevo arrivare proprio qua,jung vede credo gli shen come individuali,ma capisce che l'anima del libro è formata dall'insieme degli shen,ma non è neanche del tutto così,sarebbe come dire che Brahman è formato dall'insieme di tutti gli atman individuali,la cosa non ha senso,atman e e brahman o se sono la stessa cosa,si dice che dimori nel cuore ma sono simboli,il se è il tutto e non può essere contenuto o ne deriverebbe che il contenitore sia più grande del se stesso....so che il discorso è astruso,ma credo che con qualche nozione di metafisica il concetto sia chiaro,la risposta viene dal piano spirituale più elevato.....viene dal puro spirito,dal nous,quindi la frase analizzata risulta quantomai vera:
Il meccanismo è quello di azione-reazione: la domanda crea uno stimolo a cui l'universo intero risponde meccanicamente per reazione.
più che di intero universo si potrebbe addirittura parlare di intera esistenza.....
Le risposte che riceviamo, sappiamo invece esattamente da dove provengono: dall'uomo.
sono d'accordo,il Se è la vera natura dell'uomo e di tutta la creazione,dunque la contraddizione è solo apparente...
Ecco cosa dice a proposito degli spiriti (ora sì nuovo campo da dibattere) il DaZhuan: "ciò che lo Yin/Yang non può sondare sono gli spiriti" [Wilhelm: Ciò che in esso non può essere misurato con il chiaro e lo scuro, si chiama spirito. DaZhuan, parte I, cap.V, §9] perché "lo spirito non è legato a nessun luogo" [cap.IV, §4] dove Wilhelm aggiunge: "Queste categorie sono nella mente dell'uomo ..etc"
ovviamente ying e yang non possono sondare gli spiriti o si dovrebbe dire lo spirito,ying e yang sono nella dualità,il se,brahman tao ecc. è oltre,è la non dualità,è oltre ying e yang,è oltre la creazione ed il mondo manifesto,dunque anche questo conferma ciò che sto dicendo...lo spirito è oltre la dualità,per scoprire l'atman o "illuminarsi" bisogna andare oltre l'ego e oltre l'individualità,oltre la dualità dunque ancora oltre ying e yang(mi viene in mente il monte,il 52)...lo spirito non è legato ad alcun luogo,come dicevo porlo nel cuore o altrove infatti è puramente simbolico,e quando whilelm dice queste categorie sono nella mente dell'uomo dice qualcosa di sacrosanto..è il problema ad esempio della diatriba tra buddismo e induismo su atman che si reincarna,la confusione viene dal fatto che il termine atman viene usato come individuale,ma atman è il se,immutabile,non limitato,come si dice del tao "il tao che può essere detto non è il vero tao"...

credo che è vero che affrontare la cosa dal punto di vista metafisico sia pericoloso,un pò come oggi è pericoloso parlare di astrale,piani ecc. e metterli in relazione a fisica quantistica ecc. nasce solo confusione,ma interpretare i ching dal punto di vista tradizionale non credo che lo sia,anzi,credo sia l'unico modo per comprendere realmente...non dimentichiamo che i concetti del taoismo (di cui il tao the king è la masisma espressione)sono assolutamente fedeli alla vera tradizione e c'è una incredibile corrispondenza con quelli del vedanta...infondo chi fece il libro era forse uno sciamano,uomo spirituale insomma in qualunque modo vigliamo chiamarlo...

spero di non aver creato confusione o avervi annoiato,io trovo molto coerente il discorso che è emerso....grazie comunque delle risposte!!:)
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